di Guido Maggiorani

Ci rendiamo conto che parlare di calcio in questo periodo così complicato per l’umanità intera,è senz’altro difficile.Ma il calcio,cosi’ come tutto lo sport in generale,è una forma di vita attiva e come tale deve aiutarci a combattere e a superare momenti come questo,durante il quale l’unica caccia a Salah che ci piacerebbe commentare è quella che fanno settimanalmente i difensori delle squadre che affrontano la Roma.
Nella giornata in cui le tre squadre che non avevano ancora pareggiato (Bologna-Lazio e Fiorentina) decidono contemporaneamente di colmare questa lacuna,si celebra il primato solitario dell’Inter del Mancio che preso atto di tutti i risultati delle avversarie,liquida nella serata di domenica il Frosinone e (udite udite!) non lo fa con il solito striminzito golletto,ma si concede addirittura un ”poker”per festeggiare l’evento. Evento che si è potuto avverare anche grazie all’Empoli,che ferma sul pari la Viola compagna di testa dei neroazzurri.

Gli uomini di Giampaolo sfiorano addirittura il colpaccio chiudendo la prima frazione di gara sul doppio vantaggio,poi Paulo Sousa rimedia a un errore di presunzione e schiera alcuni titolari che aveva lasciato a riposo tra cui quel Nikola Kalinic che nel giro di un quarto d’ora rimette in corsa la Viola con una doppietta, e soltanto il legno superiore non gli permette di portarsi a casa il pallone e completare il sorpasso. Il croato sta dimostrando di essere bomber di razza e anche se è troppo presto per paragonarlo ad un certo Gabriel Omar,c’è già chi si azzarda a chiamarlo Kalistuta!
Del pareggio viola ne approfitta il Napoli per sedersi insieme ai toscani sul secondo gradino della scala che porta lontano.A Verona la truppa di Sarri stenta per un tempo,complice il ”bunker”veronese,a trovare la via del gol.Ma nella ripresa il ”nanetto”di Fratta,fino a quel momento evanescente come una bolla di sapone,tira fuori dal cilindro un tiro dei suoi e ricaccia in gola gli insulti ai tifosi-gentilman veronesi,non prima di aver fornito al ”Pipita”l’assist per chiudere l’incontro. Della serie:’non stuzzicate il…”terrone”che dorme!!
All’Acqualand del Dall’Ara invece non ne approfitta la Roma di Garcia che anzi rischia di affogare di fronte all’impeto del Bologna new-look di Donadoni. Visto che il terreno lo permette,i tuffi in area si sprecano e cosi’ sono ben tre i tiri dagli undici metri che sanciscono il risultato del match. L’ultimo,quello del 2-2 lo sigla Mattia Destro e nella sua corsa liberatoria sotto il diluvio a torso nudo,c’è tutta la rabbia verso la sua ex squadra.
Nell’atelier dello Juventus Stadium sfilano 49 scudetti,15 coppe italia e qualche trofeo internazionale,ma la passerella sembra accogliere modelle goffe e traballanti,mal fasciate nei loro abiti biancorossoneri.Alla fine del defilè riesce comunque a gioire Max Allegri grazie al modello migliore confezionato da un giovane stilista italo-argentino,che permette il sorpasso della zebra sul diavolo.
Nelle altre gare che hanno riguardato il ”limbo”della classifica,menzione per il Toro che espugna Bergamo e si conferma squadra ostica per tutti, e gloria anche per l’Udinese che fa capire all’aeroplanino che il volo sulla panchina doriana non sarà sicuramente alto come quello degli anni fiorentini.
E ora settimana di coppe,con la speranza che si possa parlare solo ed esclusivamente di calcio.Alla prossima.