Un impianto sperimentale di produzione di energia pulita da rifiuto è stato sequestrato a Gioia del Colle dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Bari e da militari della Sezione di polizia giudiziaria della Capitaneria di Porto del capoluogo pugliese, su disposizione della Procura della Repubblica. Il provvedimento si basa sul monitoraggio della salubrità del territorio, effettuato anche con l’ausilio di un drone, e su approfondimenti tecnico-ingegneristici ed ambientali. L’impianto sottoposto a sequestro preventivo è quello della Isotherm Pwr’, gestito dalla società ‘Itea Spa’, situato all’interno dell’insediamento “Ac Boylers spa’, (ex Ansaldo Caldaie) perché avrebbe effettuato, secondo gli investigatori, attività di smaltimento di rifiuti anche pericolosi tra i quali materiale cancerogeno e teratogeno, miscelazione di rifiuti mediante macinazione con acqua, diffusione in atmosfera emissioni gassose potenzialmente pericolose, tutto in mancanza delle necessarie autorizzazioni. L’impianto, infatti, situato a Gioia del colle, della capacità di 5 Megawatt, cioè capace di assecondare le esigenze energetiche di 2200 famiglie, veniva utilizzato per la verifica e test di nuove applicazioni industriali e prometteva, nelle intenzioni, di poter trasformare in maniera innocua qualsiasi tipo di rifiuto in energia pulita. Durante l’ispezione degli inquirenti è emersa la presenza, tra gli altri, di pericolosi fanghi acidi, residui di reazioni chimiche industriali, e tutta una serie di composti chimici cancerogeni e mutageni del feto materno. Il valore del bene sequestrato ammonta a circa 4 milioni di euro.