Di Laura Bercioux
L’allarme meteo ha fatto sì che, molti sindaci d’Italia, abbiano scelto, per motivi di sicurezza, la strada più sicura: chiudere le scuole ed invitare la popolazione alla cautela. A Palermo è accaduto che lo stesso Orlando, abbia emanato un’ordinanza in serata, che decideva di chiudere le scuole. Sono le 15 e ancora non si è visto nessun nubifragio o tromba d’aria.
Sui social la gente protesta perché sostengono che sia un modo per autotutelare l’amministrazione da eventuali “ricorsi” che i cittadini potrebbero fare in caso di disastri idrogeologici. Se è vero che l’Italia si sbriciola, se la gente muore o perde le case e le attività commerciali a Genova, se a Carrara i muretti non tengo la piena del fiume, queste misure precauzionali sembrano un paravento per gli amministratori e il governo che non è in grado di fronteggiare un dramma nazionale come il dissesto idrogeologico.
Non sono bastati 80 euro perché Genova si svriciolasse. Sempre per restare in tema ambientale abbiamo visto un governo che, sulla Terra dei Fuochi, dichiara che quei tumori non sono il frutto dei rifiuti tossici sotterrati dalla camorra, ma di “uno stile di vita sbagliato dei campani” e si preferisce buttare milioni di euro per l’inceneritore e non aprire gli impianti di compostaggio.
Il mal tempo in Italia è il mal tempo della politica che non agisce sul territorio. Quindi siamo in piena “emergenza” e allora tra un po’ ci diranno “chiudetevi nelle case”: probabile nubifragio. Il peggio deve ancora venire.