Il 2025 si preannuncia come un anno di grandi uscite videoludiche, prima fra tutte GTA VI, già diventato un fenomeno mediatico con il suo primo trailer a fine 2023. L’investimento milionario per la realizzazione del gioco, e l’uscita prevista per l’autunno del 2025, ricordano la produzione dei grandi kolossal hollywoodiani. Allo stesso modo, anche il nuovo simulatore di vita reale InZoi, in arrivo il 28 marzo 2025, sta suscitando curiosità con una grafica eccezionale.
Secondo il New York Times, però, l’industria dovrà fare i conti con il rischio di “rendimenti finanziari ridotti”: per realizzare videogame sempre più simili a film servono enormi risorse, e molte software house faticano a sostenere questi costi, arrivando perfino a licenziare personale.


Il ritorno del retrogaming e il caso Stardew Valley
Mentre alcuni inseguono l’iper-realismo, c’è chi punta a un’esperienza di gioco più semplice e rilassante, recuperando il fascino dei videogiochi di un tempo. È il caso di Stardew Valley, sviluppato in solitaria da Eric Barone, che ha avuto un successo sorprendente proprio per la sua grafica “retrò” e l’atmosfera tranquilla e coinvolgente.
Non a caso, tra i giocatori cresce la voglia di titoli storici restaurati o ispirati ai capolavori del passato (Minecraft, Pac Man, Super Mario, Crash Bandicoot e tanti altri). Questa tendenza al “retrogaming” risponde a un desiderio di disconnessione e nostalgia, in cui divertirsi e rilassarsi conta più della perfezione visiva. In fondo, come ricordano in molti, il vero obiettivo di un videogioco rimane prima di tutto il divertimento.