Sono una decina i feriti della scossa di terremoto che la notte scorsa ha fatto tremare la terra in provincia di Catania. Il sisma di magnitudo 4.8 ha avuto come epicentro un’area tra i Comuni di Viagrande, Trecastagni e Aci Bonaccorsi.
La scossa si e’ verificata alle 3.19 della notte scorsa. Successivamente tutta l’area etnea e’ stata interessata da uno sciame sismico. Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha convocato alle 5 di stamani il Comitato Operativo presso la sede del Dipartimento, a Roma.
Molte persone sono state risvegliate dal sisma. Tantissime quelle che hanno passato la notte nelle loro auto. La scossa piu’ forte e’ stata registrata alle 3.19, ha avuto magnitudo 4.8 ed epicentro a due chilometri da Viagrande, a una profondita’ di appena un chilometro.
Alla scossa delle 3.19 ne sono seguite altre, cinque delle quali di magnitudo compresa fra 2.2 e 2.7
La scossa sui social
“È stato troppo forte. Siamo tutti per strada qui”. Così su Twitter una ragazza racconta la notte di terrore vissuta nel Catanese dopo la scossa di magnitudo 4.8 registrata poco dopo le 3, con epicentro a 2 chilometri a nord di Viagrande, sul versante dell’Etna. In molti si affidano ai social per sfogarsi dopo gli attimi di angoscia provati: “Il letto e l’armadio che tremavano ed io fermo per la paura”. E ancora: “Altra scossa di terremoto, sto tremando e piangendo come una stupida. Non ce la faccio più”. “La terra al momento ha smesso di tremare, io invece sto continuando a farlo. Forte”, si legge in un tweet. C’è chi riferisce di cedimenti in alcune frazioni: “Zafferana Etnea, danni e crolli di calcinacci da una chiesa”, scrive un utente che posta anche alcune foto a testimonianza delle sue parole. In molti raccontano di aver sentito distintamente la scossa: “Ragazzi io non mi sveglio mai, questa volta caz… se l’ho sentito”, si legge in un tweet. La paura è quella dell’arrivo di nuovi terremoti: “Continuano le scosse. Le percepite anche voi?”, chiede un utente, che conclude: “Ormai non distinguo la realtà dall’incubo”