Rispetto al paventato rischio delle scorie nucleari in Basilicata affermo e ribadisco il mio secco “No”.
Un no che non conosce dubbi né riserve: in Basilicata le scorie nucleari non entrano.
È vero, da qualche parte bisognerà pur depositarle, ma non qui, non in una regione che ha già dato, che ha già ampiamente contribuito, essendo coinvolta – ormai da decenni – sia nello stoccaggio di scorie nucleari (anche ad altissima attività) che nell’estrazione petrolifera.
Ricordo, a beneficio di tutti, i ben due siti di pre-raffinazione collocati in Val d’Agri e nella Valle del Sauro, che ogni giorno contaminano la qualità dell’aria danneggiando il nostro ambiente e chi ci vive.
E non è finita qui: la nostra Basilicata patisce ancora gli effetti nefasti della prima industrializzazione degli anni 60. Io non dimentico i siti industriali abbandonati in Valbasento e a Tito, ancora in attesa di essere recuperati e bonificati.
Dunque, torno a dire, la Basilicata ha già dato. Eppure, qualche anno fa, qualcuno ci aveva riprovato: era il 2003 e si era deciso di trasformare il comune di Scanzano Jonico (perla svalutata della costa lucana) in sito unico nazionale delle scorie nucleari.
Quello fu un anno memorabile per la nostra terra: affollammo le strade e marciammo lungo le vie di Scanzano in centomila. Lucani 1, scorie nucleari 0.
La palla sembra essere tornata al centro, ma noi la respingeremo ancora. Dovranno passare sul mio corpo e su quello di tutti i lucani.
Sono felice di sapere che la battaglia contro le scorie nucleari metta tutti d’accordo, al di là della parti politiche. Forse stiamo capendo che la questione ambientale va ben oltre le lotte di partito, chiamando in causa la salute di tutta la collettività. E questo è vero per le scorie come per tutto il resto: spero, quindi, di ritrovare il consenso unanime di tutti i miei colleghi Consiglieri anche su altre battaglie ambientali, da quelle che riguardano i cementifici, alle cave fino ai pozzi petroliferi, perché non si può essere ambientalisti a fasi alterne o a convenienza, quando il consenso lo richiede…
In conclusione, ribadisco la contrarietà mia e del gruppo 5 Stelle a trasformare la nostra Basilicata in una discarica di scorie nucleari, altrimenti, credo proprio che ci rivedremo in strada.
Carmela Carlucci
Consigliera regionale M5S Basilicata