Con la legge Fornero del 2011 sono conosciuti i requisiti di età e di contributi necessari per andare in pensione di vecchiaia fino al 2050. Mentre gli anni di contributi minimi saranno sempre 20 anni, i requisiti anagrafici verranno adeguati periodicamente in conseguenza dell’incremento della speranza di vita, anche dopo il 2050: nel triennio in corso, dal 2016 al 2018, l’età richiesta è definitiva, mentre dal 2019 l’aggiornamento verrà effettuato ogni due anni. E’ importante rilevare che fino al 2017 i requisiti di età dei lavoratori dipendenti e autonomi, delle lavoratrici del pubblico impiego e delle lavoratrici autonome saranno differenziati, mentre a partire dal 2018 l’età minima sarà la medesima per tutti.
Nel biennio 2019 e 2020 l’età minima per la pensione di vecchiaia salirà di 4 mesi, ovvero a 66 anni e undici mesi con giorni di nascita fissati entro il 31 gennaio 1953 (per il 2019) ed il 31 gennaio 1954 (per il 2020).
Requisiti di età per le pensioni di vecchiaia dal 2031 al 2050
Sempre di due mesi per ogni biennio, il requisito dell’età minima per le pensioni di vecchiaia salirà nel 2031 e 2032 a 68 anni e tre mesi (nati entro 30 settembre 1963 e 1964), nel 2033 e 2034 a 68 anni e cinque mesi (31 luglio 1965 e 1966), nel 2035 e 2036 a 68 anni e sette mesi (31 maggio 1967 e 1968), nel 2037 e 2038 a 68 anni e nove mesi (31 marzo 1969 e 1970), nel 2039 e 2040 a 68 anni e undici mesi (31 gennaio 1971 e 1972), nel 2041 e 2042 a 69 anni e un mese (30 novembre 1972 e 1973), nel 2043 e 2044 a 69 anni e tre mesi (30 settembre 1974 e 1975), nel 2045 e 2046 a 69 anni e cinque mesi (31 luglio 1976 e 1977), nel 2047 e 2048 a 69 anni e sette mesi (31 maggio 1978 e 1979) e, infine, nel 2049 e 2050 a 69 anni e nove mesi (31 marzo 1980 e 1981).