Si è concluso il vertice di Catanzaro al quale hanno partecipato la Giunta regionale e diversi elementi della maggioranza. Ed è lo stesso Scopelliti a dare l’annuncio: ”dimissioni di massa”. La Giunta è stata convocata d’urgenza dopo la condanna nel processo Fallara. Lascerà, probabilmente, insieme agli assessori e ai consiglieri di maggioranza. Il presidente della Regione Calabria è stato condannato a sei anni di reclusione dal Tribunale di Reggio Calabria e dovrà rispondere dei reati di abuso di ufficio e falso (l’accusa aveva chiesto 5 anni). Per il governatore è stata fissata la provvisionale di 120.000 euro.
In mattinata la Giunta aveva duramente attaccato i magistrati. ”La condanna del Presidente Giuseppe Scopelliti era ampiamente prevista. Non già perché meritata, ma per il fatto che il comportamento reiteratamente ostile e illegittimo del tribunale ne aveva costituito una evidente anticipazione.” E’ quanto ha dichiarato la Giunta regionale calabrese sulla condanna ai sei anni per il presidente della Regione Calabria. ”La sentenza, tra l’altro, ha preteso di strafare applicando una pena eccessiva ed esorbitante, volutamente esemplare. Quasi nel tentativo di sottolineare la base politica della condanna. Non è questo il modo di intendere il corretto svolgimento dei rapporti tra ordine giudiziario e politica” La Giunta Regionale esprime piena solidarietà al suo Presidente nella convinzione che ”il suo agire politico non subirà alcuna flessione.
Esprime fiducia nella Magistratura di appello che dovrà giudicare la fondatezza e la legittimità di questa sentenza, ripristinando così le fondamentali regole giuridiche oggi ignorate. Nessuna forza politica di opposizione è mai riuscita a sconfiggere Giuseppe Scopelliti sul terreno del confronto democratico. In politica le vittorie e le sconfitte devono essere elettorali. Se le vittorie o le sconfitte vengono determinate per via giudiziaria è una sconfitta per la democrazia”.