La tragedia
Linea frequentata da pendolari e studenti
Almeno 20 vittime e molte decine di feriti. E' un primo bilancio dello scontro tra due treni avvenuto oggi
nel tratto delle Ferrovie del nord barese tra Corato e Andria. Uno scontro avvenuto ''in un tratto su binario unico. Si tratta di una linea frequentata in genere da studenti e lavoratori
Il soccorritore
"Una scena agghiacciante"
"Una scena spaventosa, allucinante, questo e' quello che ho visto". Lo racconta un agente di polizia, con la divisa impolverata e i guanti sulle mani impegnato a scavare tra i detriti provocati dall'incidente ferroviario avvenuto tra Corato e Andria, in Puglia. L'uomo e' tra i primi giunti sul posto dopo l'impatto e racconta all'ANSA quello che ha visto: "ho visto persone morte, altre che chiedevano aiuto, persone che piangevano. La scena piu' brutta della mia vita".
Il ministro Delrio
Riferirà al Parlamento
Sara' il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, a svolgere domani, alle 13 in Aula alla Camera e alle 18,30 in Aula a Palazzo Madama, l'informativa del governo al Parlamento sulla tragedia ferroviaria in Puglia.
Si aggrava il bilancio delle vittime
26 le vittime accertate
Proseguono le attività di soccorso alle persone rimaste coinvolte e la messa in sicurezza dei resti delle carrozze ferroviarie incidentate.
Si stanno predisponendo i gruppi fari provenienti dai comandi dei Vigili del Fuoco di Bari, Foggia, Brindisi, Matera, Caserta e Avellino per permettere l'illuminazione dell'area d'intervento e la prosecuzione delle operazioni anche durante la notte.
I Vigili del fuoco stanno operando tra le lamiere con attrezzature speciali, gruppi da taglio a motore e oleodinamici e lance termiche e con nuclei cinofili per attività di ricerca.
Al momento operano sullo scenario incidentale 53 uomini con 18 mezzi. Sono stati predisposti gli avvicendamenti per la prosecuzione delle operazioni senza interruzione.
Aggiornamento ore 22.30
Proseguono le operazioni di soccorso che hanno consentito il recupero di ulteriori vittime, anche con l'ausilio delle unità cinofile e il lavoro delle macchine operatrici dei Vigili del fuoco.
Sono state separate le carrozze integre da quelle incidentate per favorire le operazioni di ricerca di eventuali ulteriori dispersi.
Il bilancio delle vittime è per ora di 25. Ma si cerca un altro disperso
La denuncia dimenticata
D'Ambrosio (M5s): nessuno rispose mia interrogazione
"Come al solito in Italia dobbiamo aspettare la tragedia per muoverci. La polemica oggi cede il passo al dramma di tante persone, ma la rabbia e' tanta e spero che ora il ministro venga a parlare e a rispondere alla mia interrogazione". Giuseppe D'Ambrosio, deputato del M5s, due anni fa ha presentato un'interrogazione proprio sui lavori di raddoppio della tratta Corato-Andria, teatro della tragedia ferroviaria di stamattina. "A quella interrogazione il ministro non ha mai risposto" denuncia ora D'Ambrosio. "Sono di Andria e ho preso per nove anni quel treno, ancora non so se ci sono miei amici coinvolti nell'incidente, la rabbia e' veramente tanta - dice all'Agi D'Ambrosio -. Il 12 giugno 2013 avevo presentato un'interrogazione che e' rimasta senza risposta, perche' l'amministrazione locale ha perso di fatto i fondi europei stanziati per quella tratta. Sono lavori che aspettiamo da decenni". Nell'interrogazione agli atti della Camera, D'Ambrosio chiedeva al ministro degli Affari europei e al ministro dei Trasporti cosa intendesse fare il governo per "agevolare la realizzazione" di quelle opere e se si fossero verificati "motivi ostativi, anche in sede europea, alla cantierizzazione dei lavori". Verificato il ritardo delle opere, l'esponente del M5s chiedeva quando sarebbero partiti i lavori. Si trattava di un progetto, da 180 milioni di euro, che comprendeva appunto il raddoppio per 13 chilometri del binario sulla tratta Corato-Barletta. E oltre a questo l'interramento della ferrovia nell'abitato di Andria per 2,9 chilometri, di cui una zona di circa 460 metri in galleria, con tre nuove fermate; la realizzazione di parcheggi di scambio intermondali dislocati in prossimita' di 11 stazioni-fermate ferroviarie che offriranno circa 2.000 posti auto; l'eliminazione di 13 passaggi a livello sono l'interconnessione con la Rete ferroviaria italiana nelle stazioni di Bari centrale e Barletta. Si tratta "di un megaprogetto di 180 milioni - spiega ancora D'Ambrosio - ma i lavori si sono arenati, ad oggi e' stata inaugurata solo una stazione, in grande ritardo".