“Grillo e’ vento. Come si fa a giudicare il vento? Non vedo la sostanza. Berlusconi ha una sostanza politica, su cui posso dare un giudizio. Grillo minaccia ammende ed espulsioni per i deputati che non votano come dice lui. L’ultimo a dire una cosa del genere e’ stato Stalin. O forse Hugo Chavez. Se l’avesse detto in Germania, avrebbe dovuto temere l’intervento della magistratura. La liberta’ di mandato dei parlamentari e’ uno dei fondamenti della democrazia. Mi verrebbe da dire che Grillo e’ espressione di un totalitarismo moderno…”. Lo afferma Martin Schulz, candidato del Pse alla guida della Commissione Europea, in un’intervista al Corriere della Sera. “Diciamo che si sente in Grillo una tendenza autoritaria. In Spagna si direbbe caudillismo”, spiega Schulz, che definisce il premier Matteo Renzi “coraggioso e combattivo. Vincera’ le Europee”. Mentre secondo l’esponente del Pse, Silvio Berlusconi “e’ un fenomeno. Condannato al carcere, se la cava con quattro ore alla settimana di volontariato. Come attore, Grillo non vale Berlusconi”.
Per Schulz non c’e’ un’egemonia di Angela Merkel sulla politica tedesca ed europea: “Mi viene mente Lineker, quando diceva: ‘Il calcio e’ uno sport che si gioca in undici contro undici e alla fine vince la Germania’. Purtroppo, non e’ vero; come ben sapete voi italiani. La Merkel e’ senz’altro una donna forte. Ma a Berlino non governa piu’ da sola. Da quando i socialdemocratici fanno parte della maggioranza, la politica tedesca e’ oggettivamente cambiata. Pensi all’unione bancaria. Pensi alla tassa sulle transazioni finanziarie. Ma gia’ il secondo salvataggio della Grecia passo’ con i voti dell’Spd. Abbiamo stabilito il principio per cui il rispetto dei parametri di Maastricht non puo’ prevalere sui diritti sociali – sottolinea Schulz -: una conquista fondamentale, che fara’ valere i suoi effetti nel tempo.