“Siamo sorpresi e delusi, e soprattutto preoccupati per il futuro del Teatro Bellini, lo Stabile privato napoletano che il Ministero ha derubricato a semplice Centro di produzione. La sua esclusione da Tric, cioè da Teatro di rilevante interesse culturale, rappresenta una ingiusta ed immotivata retrocessione, non solo perché il Bellini da anni ha tutti i requisiti di qualità e tecnici previsti e richiesti dal Ministero, ma soprattutto perché il suo declassamento, oltre a ridimensionare un punto di riferimento culturale della nostra città, avrà gravi conseguenze sulla produzione e di riflesso sulle diverse centinaia di persone che vi lavorano intorno. Una decisione sconcertante quella di escludere il Bellini dalla graduatoria di riconoscimento e che, nel suo complesso, rappresenta anche l’ennesimo schiaffo del Governo Renzi contro la cultura campana ed il Mezzogiorno, premiando tra le candidature meridionali solo lo Stabile di Bari. Un governo miope, che in ambito della cultura adotta una politica di indirizzo a trazione prevalentemente nordista e che calpesta ancora una volta Napoli e il Sud. Non possiamo accettare silenti tutto questo. Invito quindi le Istituzioni tutte, a partire dall’assessore Miraglia, ma anche il Comune di Napoli, a fare fronte comune ed a mobilitarsi per muovere tutte le azioni necessarie atte a fermare questo ennesimo “scippo” ai danni di Napoli e del Sud, e a chiedere subito una revisione della graduatoria”.
Così Luciano Schifone, consigliere regionale di “Fratelli d’Italia-AN e delegato agli Spettacoli per il Presidente Caldoro – ha commentato la ricollocazione dei teatri fatti dal Ministero che declassa lo Stabile privato Bellini di Napoli.