116 milioni per restituire diginità a Scampìa, tanto è la spesa da sostenere per la riqualificazione del quartiere, mentre il Comitato Vele annuncia una manifestazione a Roma per fine gennaio per chiedere conto a Renzi della mancata promessa di visitare il quartiere. Intanto ieri, alla presenza degli assessori Piscopo e Fucito, del sindaco De Magistris e di alcuni consiglieri comunali e municipali, l’architetto Antonio Memoli ha presentato uno studio di fattibilità per migliorare la qualità della vita a Scampia. Il primo cittadino, che in varie occasioni ha ricordato le promesse mancate di Renzi su Bagnoli e Scampìa è intervenuto duramente proprio contro il premier:“Quando ho fatto la richiesta per le Vele al Governo non l’ho fatto per far arricchire qualche imprenditore di soldi pubblici ma è un progetto che attiene a Napoli e al Paese mentre si riempiono la bocca di legalità e di pregiudizi su Scampìa. – ha dichiarato in una sala gremita di persone ed associazioni che da anni si battono per il quartiere – Andremo avanti anche se il silenzio assordante del governo. Il presidente del consiglio non si è degnato nemmeno di scrivere mezza riga, nemmeno per dire se hanno tempo da perdere o hanno preso in esame la pratica. Posso fare tanti errori ma sono uomo libero e autonomo, il sistema mi vuole far fuori: noi dobbiamo stare uniti e dobbiamo organizzare una grande iniziativa popolare. Il governo, come a Bagnoli, vuole mettere le mani sulla città dove ci sono i soliti comitati d’affari ma nel prossimo anno raggiungeremo i nostri obiettivi”E proprio negli ultimi giorni di un 2014 nero, Luigi De Magistris guarda con più fiducia al futuro sui temi che più gli stanno a cuore: la casa e il lavoro “Ho ereditato un’Amministrazione con i bilanci falsi mentre oggi paghiamo a 60 giorni con i cantieri che ripartono, nel 2014 c’è stato +100% e +15% di lavoro nel settore edilizio. Quindi ci saranno graduatorie, diritti di chi è in graduatoria e considerare chi ha occupato per necessità come ad esempio una persona con disabilità.”Mentre, per quanto riguarda il lavoro, prendendo spunto da idee che sono partite da Poggioreale e Bagnoli e che ha intenzione di estendere in tutta Napoli, il sindaco annuncia che presto Napolipark, Napoliservizi e tutte le aziende del Comune in cui si è aperto a Cooperative, associazioni e comitati, lanceranno dei bandi per la gestione pubblico-privata di aree pubbliche in modo da offrire lavoro e incassare soldi .