“Da troppo tempo i cittadini campani sono costretti a subire il pietoso stato di abbandono in cui versa la sanità regionale. Per capirlo, basta leggere le cronache di questo quotidiano stillicidio, o affacciarsi in uno dei presidi presi d’assalto dagli ammalati, dove la sistemazione su una barella è ormai la prassi e l’emergenza coincide con l’ordinario”. Lo afferma Angela Cortese, componente della commissione regionale Sanità. “Una situazione figlia di scelte irresponsabili e indiscriminate, orientate ad un risparmio economico che non tiene in nessun conto quei livelli di assistenza e di decoro che pure in un Paese che voglia dirsi civile dovrebbero essere garantiti ad ogni ammalato”, sottolinea.
“A Napoli – prosegue Cortese – diversi pronto soccorso sono stati chiusi senza predisporre soluzioni alternative sul territorio. Proprio oggi, i dati del Censis fotografano una Campania che denuncia un netto peggioramento delle possibilità di accedere alle cure, con punte di insoddisfazione da parte degli utenti che arrivano al 65 per cento. Eppure, di fronte a questo caos, che fatalmente si traduce non solo in disagi ma anche in rischi per la salute dei cittadini, le risposte del direttore generale della Asl Napoli 1 Centro hanno dell’incredibile”. “Con un capolavoro di fantasia, e secondo una consuetudine secondo la quale i guai cadono sempre dal cielo, Ernesto Esposito attribuisce alla fine delle vacanze natalizie il sovraffollamento dei pochissimi pronto soccorso rimasti aperti in città: difficile stabilire se sia malafede o completa astrazione della realtà – conclude – Una cosa, però, è certa: le parole del manager contengono una grave mancanza di rispetto verso gli assistiti campani, aggiungendo alla loro sofferenza anche la beffa”.