di SIMONA D’ALBORA
Succede a Venezia, come in parecchie località turistiche ed ora tocca a Napoli, il turismo diventa un’arma a doppio taglio. Sì, perché l’immenso patrimonio culturale di cui è ricco l’Italia e che attrae milioni di turisti ogni anno è messo a rischio dall’enorme flusso di persone che lo visita. E così la domanda è solo una: come fare a conciliare questo andirivieni di turisti con la salvaguardia dei monumenti, dei centri storici, delle opere e delle città d’arte?
Negli ultimi anni, poi , ci si lamenta sempre più spesso del turismo mordi e fuggi, che non contribuisce nè ad accrescere l’economia, nè alla salvaguardia dei monumenti attraverso i guadagni . Sembra che ad oggi la soluzione più immediata sia quella di un ticket per accedere ai luoghi d’arte, siano esse centri storici o città. Ma ogni volta che qualcuno paventa l’idea di far pagare la fruibilità del patrimonio artistico culturale a cielo aperto, si scatena un coro di no.
Succede in questi giorni anche per San Gregorio Armeno, il grande numero di turisti che da novembre, con punte massime nel mese di Natale, fino al 6 gennaio, visita la strada dei pastori preoccupa i commercianti, non solo per la viabilità, ma anche per la stessa conservazione della strada.
A lanciare la proposta del ticket il presidente dell’associazione Corpo di Napoli Gabriele Casillo, un euro, questo il prezzo per attraversare la via che, vista la presenza di botteghe che espongono i pastori a cielo aperto, è davvero suggestiva, a gestire l’introito e a destinarlo alla riqualificazione della strada dovrebbe essere lo stesso comune.
Ma già il sindaco in questi giorni ha dichiarato che non obbligherà i cittadini o i turisti a pagare per entrare nel cuore della città, non negando che l’enorme afflusso di persone che già nel week end scorso ha attraversato la via dei pastori, crea enormi problemi che vanno affrontati, le misure messe in atto, quali il senso unico e la presenza di vigili, non sono state efficaci a garantire la sicurezza e la circolazione nel fine settimana appena trascorso.
Proprio per questo giovedì prossimo i servizi incontreranno l’assessore alle attività produttive, Enrico Panini per mettere in campo un piano per San Gregorio Armeno più incisivo. Anche l’assessore, dice no al ticket cercando soluzioni alternative, anche se ammette che le richieste dei commercianti di aumentare i controlli sui flussi turistici è più che legittimo.
“Sono assolutamente contraria al ticket – dichiara Maria Rosaria De Divitiis, presidente regionale del FAI Campania – non si può far pagare per quello che è un diritto: attraversare una strada pubblica. Così come è inaudito che gli abitanti del centro storico debbano pagare per tornare a casa loro. Cerchino soluzioni alternative”. Assolutamente contrario alla proposta anche Guido Donatone, presidente regionale di Italianostra “Dico no al ticket, non mi sembra il caso di far pagare al turista, il Comune deve trovare il modo per migliorare i dispositivi messi in campo”
Intanto Antonio Pariante, presidente del Comitato di Portosalvo lancia una proposta per decongestionare il traffico dei decumani: portare i presepi in piazza Plebiscito e nelle altre piazze della città, e offrire cosi una mostra dei presepi itinerante per la città. “Una soluzione – sottolinea Pariante – già adottata a Firenze proprio per evitare di concentrare tutta l’attività commerciale in un perimetro ristretto del centro storico e potrebbe essere un’occasione per creare un evento esteso sul territorio”