Come ai vecchi tempi, quelli migliori per Salvini, si rimette in moto il variegato mondo della sinistra «antirazzista» per contestarlo a Catania, riportandolo quindi al centro della scena, per giunta sui temi per lui vincenti come l’immigrazione, la difesa dei confini, il presunto rischio xenofobia. Un regalo politico per il leader della Lega uscito non benissimo dalle elezioni amministrative, che con la vicenda del caso Gregoreti sta giocando – sulla propria pelle – una partita politica decisiva. Le contestazioni non potevano mancare per contribuire alla migliore riuscita della manifestazione leghista e infatti le sigle degli habitués hanno risposto tutte all’appello. La rete «Mai con Salvini-Sicilia», guidata da centri sociali e movimenti studenteschi di estrema sinistra, lavora
da settimane per organizzare la contromanifestazione, sempre a Catania, in contemporanea con quella della Lega, per rispondere alle «giornate di
odio e becera propaganda messe in piedi dai leghisti» e «raccontare una terra, la nostra, che non tollera l’intolleranza, la discriminazione e l’odio contro i più deboli» spiegano gli attivisti sui social. Nei giorni scorsi erano apparsi gli striscioni «Leghisti not welcome» all’aeroporto di Catania, e poi
altri appelli alla lotta antirazzista nelle sedi univeritarie.