Una foca monaca dorme in apnea in una piccola cavità sommersa. Una mamma foca abbraccia il suo cucciolo. Un’altra foca monaca è fotografata, per la prima volta in Italia, dopo oltre 50 anni, grazie a una speciale foto trappola. E per la tutela di questi animali marini preziosi per l’ecosistema mare, una delle specie animali più rare al mondo e tra le creature più fragili e maltrattate del Mediterraneo, scende in campo MareVivo. Per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sorti della foca monaca, l’associazione ambientalista presenta domani a Roma, ‘Sonno Segreto’, l’ultimo documentario di Emanuele Coppola, che verrà trasmesso in anteprima a Santa Dorotea, storica parrocchia romana in Trastevere.

“Le foche sono ancora presenti nel Mediterraneo e bisogna occuparsi della loro sopravvivenza. La presenza di un predatore al vertice della catena alimentare è l’unico indice sicuro e affidabile sullo stato di salute di tutto l’ecosistema e garantisce il perdurare di un giusto e sano equilibrio tra gli organismi” è l’appello lanciato da MareVivo. “Con la sua moltitudine di esseri viventi vegetali e animali, dal fitoplancton alle grandi balene, dalle praterie di Posidonia agli squali, il mare -avverte la presidente di Marevivo, Rosalba Giugni- è un ecosistema complesso il cui equilibrio è stato raggiunto in milioni di anni ed è fondamentale per la vita dell’uomo sulla Terra”. “Gli oceani, infatti, -sottolinea- non sono solo una distesa di acque salate ma producono l’80% dell’ossigeno che respiriamo e assorbono 1/3 dell’anidride carbonica, responsabile dei cambiamenti climatici”.

“Ecco spiegato perché -esorta Giugni- va protetta la foca monaca, questo affascinante animale ancora non riceve l’attenzione che merita”.