A Matera, capitale europea della cultura 2019, si inaugura una mostra dedicata a Salvador Dalì. Sarà ospitata nel complesso rupestre Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci.

Elefanti sospesi, orologi molli e tante altre sorprese: Salvador Dalì, il maestro del surrealismo, approda nella città lucana con la mostra dal titolo “La persistenza degli opposti”.

Nei giorni scorsi, per le strade della città, sono già comparse le prime opere, con sculture e installazioni.

La rassegna andrà avanti per tutto il 2019, anno in cui Matera sarà capitale europea della cultura. Saranno esposte circa 200 opere, alcune collocate all’aria aperta, altre nelle chiese rupestri della città corredate anche da proiezioni 3D.

Ma la vigilia dell’evento è stata segnata dalle polemiche. In occasione di precedenti mostre, la fondazione Dali ha accusato gli attuali organizzatori, la società Dalì Universe, di esporre opere non autentiche e non riconducibili al maestro. E così è arrivata la precisazione della società: tutte le opere esposte a Matera si legge in una nota sono Accompagnate da certificati di autenticità e sono opere autentiche e originali di Salvador Dalì.

La mostra

Il tempo millenario e fugace, l’involucro duro e il contenuto molle, la dialettica tra religione e scienza, la metamorfosi della realtà in surrealtà: sono le dicotomie che caratterizzano la mostra “La persistenza degli opposti” dell’eclettico e poliedrico artista spagnolo Salvador Dalì, allestita a Matera nelle chiese rupestri di San Nicola dei Greci e Madonna delle Virtù.

Il percorso espositivo, che annovera 200 opere “autentiche e certificate” dell’artista, è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa. La mostra – che sarà inaugurata il 2 dicembre e che si concluderà il 30 novembre 2019 – comprende opere di diverse dimensioni e fattura, rappresentative di un percorso tematico che indaga all’interno della psicologia e della ispirazione artistica di Dalì. Tre sculture monumentali, in bronzo, sono state collocate già alcuni giorni fa nei rioni Sassi e nel centro cittadino. Si tratta dell'”Elefante spaziale”, del “Piano surrealista” e della “Danza del tempo” oggetto di foto e video da parte di turisti sin dalla loro installazione. Le altre, collocate nelle chiese rupestri, rappresentano sculture di dimensioni ridotte, opere in vetro, libri illustrati, arredi, illustrazioni.

Il percorso espositivo è integrato da ologrammi, realtà virtuali, proiezioni 3D, video mapping per una esperienza “immersiva” dell’arte di Dalì. Gli organizzatori hanno fissato in 12 euro il costo del biglietto di ingresso, 8 per i residenti in Basilicata e 6 per le comitive. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato il curatore Beniamino Levi, presidente della Dali Universe (società specializzata in Salvador Dalì e collezioni private, che ha finanziato e organizzato l’evento), il direttore artistico Roberto Panè, il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, il presidente del circolo culturale La Scaletta, Francesco Vizziello e da Patrizia Minardi, coordinatrice per le attività internazionali della Dalì Universe.