Una volta era il Mezzogiorno l’area delle gabbie salariali, degli stipendi differenziati, delle buste paga più leggere per attrarre investimenti. E il tema della diversificazione del costo del lavoro torna, periodicamente alla ribalta. E’ stato uno dei cavalli di battaglia della Lega di Bossi. E per un certo periodo era entrato anche nel piano Mezzogiorno annunciato da Berlusconi a suon di miliardi (almeno cento) ma finito praticamente nel dimenticatoio.
Ora, nell’economia globalizzata e con una recessione che ha praticamente scompigliato tutte le carte in tavolo, anche il ricco Nord è diventato più o meno simile al Sud se visto dalle multinazionali straniere. Un’area da “colonizzare” industrialmente (in assenza di politiche di sviluppo ad hoc) e dove sperimentare le famigerate “gabbie salariali”. Certo, un po’ viene da sorridere pensando che nel Sud la differenziazione salariale sta diventando di fatto una regola. Basta pensare a quello che è successo a Pomigliano d’Arco, dove la Fiat ha ristrutturato lo stabilimento chiedendo ai lavoratori una dose extra di flessibilità sia produttiva che di salario. Una mossa che ha subito innescato le barricate della Fiom. Ma sono tanti i settori, soprattutto nel commercio e nel servizio, dove lo scambio “bassi salari-difesa del posto di lavoro” è praticato nel Sud.
Il problema, allora, non è tanto quello di ridurre i salari. E’ impossibile, per l’Italia, arrivare agli stessi livelli che esistono in Polonia o nei Paesi dell’Est. Il nodo da sciogliere è nel cuneo fiscale, la differenza fra quello che pagano gli imprenditori e quello che arriva nelle tasche dei dipendenti. La vera anomali italiana è nelle tasse (e nei contributi) che gravano sulle buste paga e che fanno lievitare il costo del lavoro. Se non si risolve questo problema, non ci sarà accordo che tenga. Le gabbie salariali diventeranno uno strumento fondamentale per attrarre investimenti. Solo che, questa volta, non saranno limitate solo al Sud ma riguarderanno tutto il Paese. Per una volta tanto, senza alcun gap.
a.t.