Renzi si prepara al rush finale in vista delle elezioni europee. Ma le notizie che arrivano dal Sud non sono per niente incoraggianti. Grillo, infatti, sarebbe il primo partito in Sicilia (ma non in Sardegna). Ma, in generale, il movimento Cinque Stelle si sta preparando una forte affermazione in tutto il Mezzogiorno. E, intanto, l’ex comico, continua a lanciare bordate contro il Pd, bollato ieri sul suo blog come la “peste rossa”.
“Nel 1300 in Europa arrivo’ la peste nera. Fu portata da delle navi genovesi dalla Crimea alla Sicilia e da li’ dilago’ in tutta Europa. Mori’ tra un terzo e la meta’ della popolazione europea e l’economia fu completamente distrutta. Vasti territori coltivati furono abbandonati, i raccolti rovinati e alcune grandi citta’ spopolate. Topi e pulci furono i portatori dell’epidemia. I rimedi messi in campo furono solo dei palliativi, un po’ come gli 80 euro di Renzie (da lui definiti con spregio e sarcasmo ‘l’antipasto’): preghiera, penitenza, quarantena dei malati, sfollamento delle persone sane e ricerca di capri espiatori”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog. “Quando e’ arrivata la nuova peste in Europa? E’ epidemica come quella medioevale, spietata nel distruggere le economie nazionali piu’ deboli, indifferente alla democrazia e allo Stato sociale. E’ giunta tra noi, silenziosa, tra la fine dello scorso secolo e l’attuale – prosegue -. La sua esplosione e’ avvenuta con la caduta del muro di Berlino e l’avvento del Supercapitalismo e della finanza. Da quel momento il morbo non ha piu’ avuto freni. In Italia il ceppo iniziale della Peste nera ha avuto una sua mutazione, la cosiddetta Peste rossa. Una peste piu’ subdola, insidiosa, che si e’ qualificata come cura invece che malattia. Un farmaco miracoloso venduto da imbonitori del ‘lavoro, lavoro, lavoro’, ricatto che verrebbe eliminato con il reddito di cittadinanza, e del politicamente corretto”.