Gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro stanno eseguendo un provvedimento di confisca del patrimonio riconducibile al sessantaduenne, Giovanni ACRI, imprenditore rossanese attivo nel settore agricolo, condannato in via definitiva ad anni uno e mesi due di reclusione per il reato di usura, al termine di una complessa vicenda giudiziaria nell’ambito della quale è emerso che al beneficiario di un finanziamento, in evidente stato di bisogno, è stato imposto un tasso d’interesse superiore al 40% annuo. Le complesse ed articolate indagini patrimoniali svolte dagli uomini della D.I.A. di Catanzaro, competente anche per la provincia di Cosenza, hanno consentito alla Procura della Repubblica di Castrovillari (CS) di richiedere, al Tribunale del luogo, la confisca di beni per un valore prossimo ai quindici milioni di euro.