«La Campania l’hanno distrutta i campani, da soli e convintamente. Ora dovrebbero pagare di tasca loro per risanarla, anziché piagnucolare e chiedere altri denari»: un twitter di Fabrizio Rondolino, ex capo della comunicazione di D’Alema, scatena la polemica. E innesca l’immediata reazione dell’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romana: “La Campania per troppi anni e’ stata considerata la pattumiera d’Italia. Distrutta da chi, anche dal Nord, ha sversato qui i suoi rifiuti con la compiacenza del tessuto criminale. L’attuale giunta regionale – prosegue Romano – ha investito piu’ di ogni altra regione d’Italia per il recupero ambientale del territorio, le bonifiche, la riqualificazione. Abbiamo sbloccato e attivato ben 589 milioni di euro solo per le bonifiche e la riqualificazione ambientale. Ci siamo dotati dei necessari Piani per attuare azioni strutturali e di sistema evitando diseconomie. Sono esclusivamente risorse nostre. Da soli stiamo fronteggiando gli effetti devastanti del blocco imposto dalla procedura di infrazione europea che ci impedisce di utilizzare le risorse del POR”. “Nessun piagnisteo, dunque. Solo la consapevolezza che da soli non ce la facciamo a recuperare gli enormi danni del passato. Perche’ il saccheggio e’ avvenuto da fuori, mentre le risorse in campo sono della Regione. Dov’era Rondolino quando avvenivano quegli scempi? Una buona regola da Paese normale e’ essere un Paese intero in cui la Campania e’ una Regione d’Italia. E i campani sono italiani. Basterebbe una visione comunitaria per rendersi conto che, all’estero, grazie alle campagne mediatiche basate sulla disinformazione piu’ totale, vengono oggi banditi i prodotti made in Italy e non made in Campania. Le istituzioni, i politici, i giornalisti, dovrebbero far quadrato per difendere la Campania che e’ l’Italia. Faccio appello al senso di responsabilita’ di tutti”, conclude l’assessore Giovanni Romano