Laura Bercioux
Una clamorosa scoperta è in un libro che è uscito in questi giorni in Inghilterra, che rivela l’identità di Jack Lo Squartatore, l’uomo di Whitechapel, che ammazzava senza pietà. La scoperta è avvenuta tramite nuove analisi a test del DNA fatte su uno scialle che si suppone sia appartenuto ad una delle vittime del killer: Catherine Eddowes assassinata il 30 settemre del 1988. L’autore del libro RUssel Edwards, ha acquistato questo scialle all’asta.
Dopo 126 anni questo caso irrisolto, ha svelato l’identità di Jack Lo Squartatore che seminò terrore nell’Inghilterra vittoriana. Dovrebbe essere un giovane barbiere polacco di 23 anni, tale Aaron Kominski, un giovane barbiere di 23 anni. Già ricercato dalla polizia di allora, L’ispettore Donald Swanson, a capo delle indagini, scrive di Kominski nei suoi appunti: è un ebreo polacco, di basso ceto, che vive con la sua famiglia a Whitechapel, la zona tristemente rinomata per i suoi quartieri degradati e teatro degli efferati delitti del killer, risalenti al 1888. Lo scialle che ha permesso la ricostruzione dei fatti ha una storia interessante.
Lo scialle, lungo 7 metri, vecchio e danneggiato, fu preso da un poliziotto sulla scena della quarta vittima del killer, lo prese per darlo a sua moglie che era una sarta. Ma stranamente, quello scialle non fu mai lavato bensì conservato e tramandato da generazione in generazione quando andò all’asta, chi lo acquistò potè trovare tracce di sangue e disperma e così è stato possibile attraverso il DNA risalire alla signora Catherine Eddowes e al carnefice e confrontarlo con quello dei discendenti di entrambi.
A Jack Lo Squartatore sono stati attribuiti con sicurezza cinque omicidi, tutte donne dell’East London, ma secondo altre fonti ne avrebbe commessi altri ammazzando altre quattro donne, tagliando loro la gola, rimuovere gli organi interni e abbandonare il corpo dei vicoli bui di Londra. Tra gli appunti donati dai discendenti di Swanson al Museo del Crimine di Scotland Yard includono un memorandum dell’assistente capo, Sir Melville Macnaghten, che di Kosminski dice «ha un grande odio per le donne… con forti tendenze omicide».
Tuttavia la colpevolezza di Kominski non venne mai accertata. Il killer morì senza che fosse mai arrestato per i crimini commessi, nel 1899, in un manicomio dopo aver contratto la cancrena a una gamba. Jack Lo Squartatore oggi ha dunque una faccia e un nome e una sotira di orrore e sangue.