La fase 2 dell’emergenza coronavirus porta con sé una leggera parvenza di ritorno alla normalità. Tuttavia dal punto di vista politico-amministrativo rimangono ancora gli strascichi della gestione confusionaria che ha spesso caratterizzato l’operato della task force regionale. L’episodio dei falsi positivi registratisi qualche giorno fa ha confuso i cittadini e le dichiarazioni di Esposito hanno contribuito ad alimentare questa confusione. Non è dato sapere quando entreranno in funzione gli ospedali da campo donati dal Qatar nelle settimane scorse, strutture che avrebbero dovuto alleggerire il carico causato dall’emergenza.
Proprio per tornare gradualmente alla normalità occorrerebbe essere sempre più chiari sugli aspetti organizzativi della sanità lucana. Il coronavirus ha paralizzato le due strutture principali della regione con la conseguente sospensione (sulla carta fissata fino al 3 aprile) di attività come visite ambulatoriali, esami strumentali diagnostici, day service e diagnostica laboratoristica. Ad oggi queste prestazioni risulterebbero ancora bloccate: ci sono giunte diverse segnalazioni soprattutto da pazienti oncologici che avrebbero dovuto effettuare esami strumentali e successivi controlli (in particolare, presso l’Ospedale San Carlo di Potenza) ma che, tramite sms, sono stati avvisati della sospensione di dette attività; gli stessi pazienti, dopo essersi rivolti al CUP regionale per avere nuove date, hanno ricevuto indicazioni generiche (“di richiamare in quanto sarebbe tutto bloccato”).
È una situazione delicatissima soprattutto per i malati oncologici che, spesso immunodepressi, si vedono ulteriormente esposti e “fragili” dinanzi al rischio di contagio da coronavirus e temono un’evoluzione infausta della malattia, tale da compromettere le possibilità di guarigione o, in ogni caso, la qualità della vita.
Occorre quindi agire immediatamente e provvedere, con la preventiva adozione di tutti i protocolli e dispositivi di profilassi e sicurezza anti contagio da coronavirus, alla urgente riattivazione delle prestazioni sanitarie programmabili da parte delle aziende sanitarie e ospedaliere lucane.
Ci siamo fatti portavoce di queste esigenze ed abbiamo scritto all’assessore Leone per avere chiarimenti in merito. La strada verso la normalità è ancora lunga, ma i bisogni dei malati non possono essere sospesi sine die.
Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Camela Carlucci
Movimento 5 Stelle Basilicata – Consiglio Regionale