Viva soddisfazione di Confagricoltura Sicilia per il rinvio dell’Imu agricola. Si tratta del balzello che avrebbe colpito i terreni agricoli dei comuni ubicati al sotto dei 600 metri concedendo deroghe per la fascia compresa tra i 281 e 600 metri a quelli condotti dagli imprenditori agricoli professionali o dai coltivatori diretti.
Il governo si è impegnato, come ha sottolineato il sottosegretario Baretta, a trovare una soluzione tecnica alla vicenda legata al pagamento dell’imposta sui terreni.
Nei giorni scorsi il problema era stato sollevato nell’ambito di un convegno organizzato a Trapani dalla Senatrice Orrù, che successivamente aveva firmato una interrogazione parlamentare.
“E’ stato evitato un nuovo pastrocchio tutto italiano – evidenzia il presidente di Confagricoltura Sicilia, Ettore Pottino – in quanto non teneva conto della realtà produttiva e della situazione di svantaggio dell’intera regione.
Era emblematico – sottolinea il leader degli agricoltori siciliani – il caso delle isole minori, i cui terreni con questo meccanismo perverso, evitato in extremis, sarebbero stati tutti tenuti al pagamento dell’IMU.
L’appello dell’organizzazione, rivolto a tutte le istituzioni nazionali e regionali, è stato quindi accolto con la sospensione del decreto interministeriale ancora non pubblicato in gazzetta: un provvedimento incomprensibile, ingiusto ed offensivo per l’intera categoria.
In tema di diritti violati la Confagricoltura aveva ricordato che, ai sensi dello “Statuto del contribuente”, è vietato prevedere adempimenti a carico dei contribuenti prima di 60 giorni dalla entrata in vigore di provvedimenti di attuazione di nuove leggi.