C’è anche il presidente del Consiglio e segretario del Pd, Matteo Renzi all’incontro con il M5S su riforme e legge elettorale. Con lui ci sono il vicesegretario del Pd, Debora Serracchiani, il capogruppo alla Camera Roberto Speranza e l’eurodeputata Alessandra Moretti. Il premier ha subito esordito nel suo intervento dichiar<ndo che “siamo molto felici di poterci confrontare, perché le regole si scrivono insieme”. Poi si è rammaricato per i sei mesi di ritardo con cui i grillini hanno acettato l’invito a confrontarsi sulla rifoma elettorale lanciato dallo stesso Renzi a suo tempo. “Il 14 dicembre – ha ricordato Renzi – abbiamo lanciato la proposta con un hashtag. La reazione di allora fu un altro hashtag che non vi dico perché in questo orario non si può”. Entrando nel merito della proposta di riforma elettorale grillina Renzi ha affermato che “noi pensiamo che la vostra proposta sia gravemente deficitaria dal punto di vista della governabilità” e “pensiamo che questa la debba garantire un premio di maggioranza o alla fine del primo turno o alla fine del secondo”.
“Siete disponibili – ha chiesto il premier alla delegazione del Movimento Cinque stelle – a prendere in considerazione l’ipotesi di inserire nella nuova legge elettorale un premio di maggioranza?”. “Non abbiamo paura delle preferenze – ha poi aggiunto, osservando che “ha preso più preferenze la Moretti di tutti i candidati M5s del nord Est”. “Siamo pronti a ragionare di preferenze – ha ribadito – se c’è certezza della governabilità. E’ assolutamente fondamentale che chi vinca le elezioni il giorno dopo governi”. “Vi chiediamo – ha poi proseguito Renzi – di introdurre un meccanismo ‘mai piu’ inciuci e mai piu’ larghe intese’: se ci dobbiamo mettere insieme lo diciamo prima, mentre con il Toninellum ci possiamo mettere insieme dopo”.
“Non siamo né contro il doppio turno, né contro il premio di maggioranza” ha risposto il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. “Dobbaimo fare una legge elettorale che garantista la governabilita’ – ha precisato Di Maio – ma al tempo stesso non consenta le ammucchiate”. Il M5s ha chiesto tempi brevi per l’approvazione della nuova legge elettorale. Le proposte di modifica, ha garantito Renzi, saranno pubblicate entro venerdì sul sito del Pd per poi rivedersi a breve “con le idee chiare”. Al termine del faccia a faccia Luigi Di Maio ha commentato su twitter: “Dopo l’incontro con Renzi sono contento che il #Democratellum (votato da centinaia di migliaia di cittadini) sia un punto di partenza”. Nervosismo si è registrato in Forza Italia e Nuovo centrodestra che temono nuove, inedite intese tra Pd e M5S.