Di Laura Bercioux
Ancora rifiuti tossici in Campania. Agli 800 siti inquinati e individuati tra Napoli e Caserta, ora si aggiunge Morcone, in provincia di Benevento. Nella località Canepino hanno trovato in terreni abbandonati a pochi metri dalla strada provinciale, rifiuti tossici. Erano terreni appartenenti a un camorrista, Ciro Piccirillo, ammazzato nel 1994.
La forestale e l’ARPAC ha guidato le ricerche con l’aiuto dei parenti del boss. La Forestale con a capo il generale Sergio Costa, dall’elicottero aveva osservato questa terra “smossa” proprio come quelle di Acerra, Nola. Con l’aiuto dei georadar hanno scavato in un’area vasta duemila metri e a ter metri di profondità sono venuti fuori i rifuti: ferro, lattine di conserve arrugginite, batterie esauste e bidoni sigillati di proprietà di ditte americane con sede a Chicago, ossa.
Ovviamente gli scavi continueranno, almeno si dovrà scendere a 8 metri per capire la pericolosità di questi rifiuti anche se al momento pare che non ci siani scorie radioattive. C’è però la tesi che si tratti di una “tomba della camorra”, quelle realizzate dai camorristi per lo sversamento illecito dei rifiuti. Le indagini si estendono al Molise e al basso Lazio. Questo ritrovamento si può stimare in varie tonnellate, e se si pensa che 20 milioni di metri cubi di rifiuti industriali spariscono ogni anno, vengono i brividi.