Nel 2014, la percentuale di raccolta differenziata si attesta al 45,2% della produzione nazionale, facendo rilevare una crescita di quasi 3 punti rispetto al 2013 (42,3%, Figura 2.2.1). Con sei anni di ritardo viene, pertanto, conseguito l’obiettivo fissato dalla normativa per il 2008 (45%). In valore assoluto, la raccolta differenziata si attesta a 13,4 milioni di tonnellate, con una crescita di 900 mila tonnellate rispetto al 2013 (+7,2%). Nel Nord la raccolta differenziata raggiunge 7,8 milioni di tonnellate, nel Centro 2,7 milioni di tonnellate e nel Sud poco meno di 2,9 milioni di tonnellate. Tali valori si traducono in percentuali, calcolate rispetto alla produzione totale dei rifiuti urbani di ciascuna macroarea, pari al 56,7% per le regioni settentrionali, al 40,8% per quelle del Centro e al 31,3% per le regioni del Mezzogiorno.

La crescita maggiore si rileva per le regioni del Centro Italia con un aumento percentuale, tra il 2013 e il 2014, pari all’11,7% (+283 mila tonnellate); al Sud la crescita è del 7,5% (+203 mila tonnellate) mentre al Nord del 5,6% (+412 mila tonnellate). La raccolta pro capite è pari, su scala nazionale, a 221 kg per abitante per anno, con valori di 281 kg per abitante per anno nel Nord (+15 kg per abitante per anno rispetto al 2013), 223 kg per abitante per anno nel Centro (+23 kg per abitante per anno) e 139 kg per abitante per anno nel Sud (+10 kg per abitante per anno). Con riferimento al quinquennio 2010-2014 si rileva un incremento di 57 kg per abitante per anno nelle regioni del centro Italia e una crescita di 34 kg per abitanLa percentuale di raccolta differenziata si attesta al 45,2% della produzione nazionale (56,7% al Nord, 40,8% al Centro e 31,3% al Sud).

La raccolta pro capite è pari, su scala nazionale, a 221 kg per abitante per anno. te per anno in quelle del Sud. Nel Nord, dove peraltro la raccolta differenziata già si collocava, nel 2010, al 49,1% della produzione dei rifiuti urbani, l’incremento è più contenuto, attestandosi a +19 kg per abitante per anno. Su scala nazionale la raccolta differenziata pro capite fa segnare, nel quinquennio, una crescita di 32 kg per abitante per anno. A livello regionale la più alta percentuale di raccolta è conseguita dal Veneto, con il 67,6%, seguita dal Trentino Alto Adige con il 67%

Entrambe le regioni superano, pertanto, l’obiettivo del 65% fissato dalla normativa per il 2012. Al di sopra del 60% si colloca la percentuale di raccolta del Friuli Venezia Giulia (60,4%) e superiore al 55% è quella delle Marche (57,6%), della Lombardia (56,3%) e dell’Emilia Romagna (55,2%); si attestano a più del 50% il Piemonte (54,3%) e la Sardegna (53%). Tra le regioni del Centro, oltre a quanto rilevato per le Marche, percentuali pari al 48,9% e al 44,3% si rilevano, rispettivamente, per Umbria e Toscana, mentre al 32,7% (con una crescita di 6,2 punti rispetto al 26,5% del 2013) si attesta il Lazio. Al Sud, un ulteriore incremento del tasso di raccolta si rileva per la Campania e l’Abruzzo, le cui percentuali sono pari, rispettivamente, al 47,6% (44% nel 2013) e al 46,1% (42,9% nel precedente anno). La Basilicata e la Puglia si collocano, rispettivamente, al 27,6% e al 25,9%, mentre pari al 22,3% è il tasso conseguito dalla regione Molise. Inferiori al 20% risultano, infine, le percentuali di raccolta di Calabria (18,6%, comunque in crescita rispetto al 14,8% del 2013) e Sicilia (12,5%); per quest’ultima, in particolare, si rileva una contrazione rispetto al 2013, anno in cui la percentuale di raccolta si attestava al 13,3%.