“Ravello e’ il luogo piu’ bello del mondo e questo festival e’ un momento d’incanto unico in Italia. Quest’anno saranno presenti le principali orchestre del nostro Paese che faranno di Ravello il palcoscenico dell’Italia verso il mondo”. Parola di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, alla presentazione della 67esima edizione del Ravello Festival a Palazzo Santa Lucia sede della giunta regionale della Campania, la rassegna musicale che si svolge in costiera amalfitana. Il programma, quest’anno, curato dalla fondazione Ravello in partnership con il teatro San Carlo di Napoli e il teatro Verdi di Salerno, propone fino al 20 ottobre degli spettacoli articolati in cinque sezioni per un periodo che abbraccia piu’ mesi e piu’ stagioni, dalla primavera all’autunno. “Orchestra Italia”, omaggio a compositori e orchestre d’Italia, e’ la proposta sinfonica concentrata nei mesi di luglio e agosto sul palco a strapiombo che da’ sul mare del Belvedere di Villa Rufolo. Per l’edizione 2019 due le sezioni principali: “Orchestra Italia”, che propone molte delle migliori orchestre sinfoniche italiane e “La meglio gioventù”, che offre la grande ribalta ai ragazzi dei conservatori italiani; mentre un percorso musicale originale, pieno di invenzioni, propone il dialogo fra la composizione italiana e quella europea, in una visione universale della cultura, lontana da ogni provincialismo.
Il festival e’ partito il 17 aprile con “La meglio gioventu'”, sezione curata da Antonio Marzullo. L’apertura vera e propria della rassegna avverra’ il 30 giugno con il maestro Juraj Valuha che dirigera’ l’Orchestra del Teatro di San Carlo, omaggio a Richard Wagner ( di casa a Villa Rufolo, ndr) e Giuseppe Martucci, uno dei piu’ insigni musicisti del nostro Paese.
“Abbiamo immaginato Ravello come palcoscenico d’Italia, un luogo che ha una tale forza e attrazione che ci permette di dare luce alle orchestre sinfoniche italiane, ai cori, agli organisti. Ravello, in parte, è un tema simile a quello di Caserta, noi abbiamo in Italia dei Beni Culturali e paesaggistici o beni come la musica che valgono molto. Benché Ravello abbia già un nome fra i più famosi e importanti del mondo c’è ancora tanto da fare”. Lo ha annunciato Mauro Felicori il neo Commissario della Fondazione Ravello ed ex direttore della Reggia di Caserta.
“Fare rete è possibile – ha spiegato Rosanna Purchia, Sovrintendente del Massimo partenopeo – abbiamo il dovere non di riproporre ciò che gli stranieri possono vedere nelle loro città ma mostrare il meglio che abbiamo in Campania. C’è stata una bella sinergia per riconquistare la nostra dignità e la consapevolezza del nostro teatro. A Ravello nel 1953 c’è stata la prima edizione del Festival ed il San Carlo allora era in prima linea. Questa sinergia voluta e creata da Felicori è sostenuta dallo stesso De Luca che fa tanto per la cultura in Campania”.