Matteo Renzi è il presidente del Consiglio incaricato a formare un nuovo governo. Il leader del Pd, subito dopo l’investitura ricevuta dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha chiarito che non intende perdere tempo sulle cose da fare e ha lanciato un programma in quattro tappe. Entro febbraio le riforme. Marzo sarò il mese del lavoro, ad aprile si metterà mano alla PA, e a maggio sarà la volta del fisco. Da questa mattina comincerà le consultazioni alla camera con i vari partiti. Alle 10 incontrerà il Centro democratico, poi alle 10.20 toccherà a Maie e Api. Alle 10.40 i rappresentanti della minoranza linguista e Val D’Aosta. Alle 11 il premier incaricato vedrà la la delegazione di Psi-Pli. Alle 11,30 Fratelli d’Italia e alle 11.50 Gal. Alle 12,30 sarà volta di Per l’Italia. Nel pomeriggio le consultazioni riprenderanno alle 15 con Svp-Pat. Alle 15,30 Renzi incontrerà la Lega nord e alle 16.15 Scelta civica. Alle 18 Sel e alle 19 il Nuovo centrodestra. Domani il premier incaricato proseguirà le consultazioni: alle 10 incontrerà la delegazione di Forza Italia e alle 12 quella del Pd. Per quanto riguarda la formazione della squadra Renzi punta al governo entro sabato. “Ci prendiamo il tempo necessario – ha spiegato -, sapendo che fuori da qui c’è un senso di urgenza delicato, ma è altrettanto vero che un orizzonte di legislatura necessita di qualche giorno di tempo per arrivare a sciogliere la riserva”. Il premier incaricato ha fatto capire chiaramente che l’obiettivo è arrivare al 2018. “L’impegno è di un allungamento della prospettiva di questa legislatura, che si colloca nel suo orizzonte naturale”.
Un programma, quello di Renzi che si potrebbe sintetizzare così: “Una riforma al mese”. Il neoincaricato ha infatti precisato che la road map del suo governo prevede “entro febbraio un lavoro urgente sulle riforme costituzionali ed elettorali. Subito dopo, a marzo, immediatamente il lavoro, ad aprile la riforma della pubblica amministrazione e a maggio il fisco”. “Daremo una straordinaria attenzione ai contenuti – ha sottolineato -. Discuteremo entro febbraio il lavoro urgente sulle riforme costituzionali ed elettorali da portare all’attenzione del Parlamento e da subito dopo, a marzo, immediatamente la questione del lavoro, nel mese di aprile la riforma della Pubblica amministrazione e a maggio il fisco. La nostra attenzione è concentrata sui contenuti e non su altro. Sono solidale con voi che state scrivendo sui nomi dei ministri o su mie vicende personali, ma mi sono venuto a noia da solo leggendovi”. Renzi ha sottolineato l’urgenza e la delicatezza del momento e ha aggiunto: “L’orizzonte di legislatura che ci prefissiamo necessita di qualche giorno di tempo per sciogliere la riserva ma ci metterò tutto il coraggio, l’energia e l’impegno di cui sono capace”.