Si è svolto con toni soft e all’insegna del fair play, senza particolari asprezze tra i partecipanti, il confronto in diretta tv tra i tre candidati alle primarie per la segreteria del Pd. La sfida, trasmessa da Sky Tg 24 e ospitata nella stessa arena televisiva nota ai telespettatori per il programma “XFactor”, è stata contrassegnata da pochi momenti di reale divaricazione, nelle risposte alle domande del conduttore Gianluca Semprini, fornite del favorito Matteo Renzi, del principale competitor Gianni Cuperlo e dell’outsider Giuseppe Civati. Significativa, in particolare, la divisione nei giudizi sull’operato del governo Letta. Per Renzi i primi sei mesi dell’esecutivo sono stati “sufficienti”, ma i prossimi 12 “saranno ottimi perché gli daremo una mano, noi come Pd”, garantisce il sindaco di Firenze. Più generoso Cuperlo, che assegna a Letta un “più che sufficiente”, in quanto l’esecutivo di emergenza guidato dall’esponente democrat “ha restituito credibilità e autorevolezza al Paese. Certo ha fatto meno del necessario”, dunque ora “occorre cambiare passo e mettere al centro la protezione dei deboli”. L’unico a bocciare il governo è Civati, secondo il quale l’esecutivo non raggiunge la sufficienza “non per colpa di Letta e dei ministri ma per colpa dell’impianto”.
Tra gli altri momenti topici della sfida, cui tutti e tre i competitor si sono presentati indossando completo blu e cravatta (ton-sur-ton quella di Renzi, modello regimental per Cuperlo, viola il colore scelto da Civati), l’affondo del sindaco di Firenze sulle privatizzazioni: vendere il 3 per cento di Eni è una sorta di ‘compro oro’”, “la sinistra su queste vicende degli ultimi 20 anni si deve far perdonare molte cose, con i capitani coraggiosi ha perso la faccia”. Per Cuperlo, invece, “non è possibile dare l’idea, l’impressione che tutto ciò che è pubblico è negativo”. Ai giovani, l’esponente democrat cui vanno le simpatie di Massimo D’Alema fa notare come la tecnologia che sta dietro un IPhone sia “alimentata dalla ricerca del pubblico”.
Significativo anche l’affondo di Renzi sulla subalternità della sinistra nei confronti di Silvio Berlusconi: “Per 20 anni si è fatta dettare l’agenda da lui. Sogno una sinistra e un Pd che siano capaci di convincere e di pensare agli italiani, non a Berlusconi”. Duro Civati col vicepremier Angelino Alfano, “l’uomo delle leggi ad personam: dice che con il Cav sono cugini, torneranno insieme”, preconizza. Quanto poi ai temi economici, Cuperlo si è pronunciato in senso favorevole a una tassa patrimoniale, notando “un eccesso di timidezza” dei suoi competitor sul tema. A proposito di diritti civili, la posizione più netta è quella di Civati, che si è schierato per la totale uguaglianza di diritti delle coppie, a prescindere dall’orientamento sessuale, dicendosi dunque favorevole a concedere l’affido o l’adozione alle coppie omosessuali.