Dopo il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che usa gli elicotteri di Frontex per scopi personali, ora tocca al premier Matteo Renzi, che utilizza i mezzi di Stato per fini elettorali, ovviamente a spese del contribuente. Il presidente del Consiglio, lo scorso 22 ottobre, ha fatto un tour per la Sicilia per promuovere il Sì al prossimo referendum costituzionale del 4 dicembre. Nel corso del suo viaggio ha toccato Palermo, Trapani, Taormina e Messina. Ebbene, per farsi trasportare da Messina a Reggio Calabria, al termine degli impegni elettorali, ha fatto partire un elicottero condotto da piloti dell’Aeronautica militare dalla base di Pratica di mare. Il mezzo, con a bordo solo il personale di servizio, ha volato 2 ore e mezzo per raggiungere la città siciliana, dove ha caricato il premier e, in mezz’ora di volo, lo ha trasportato a Reggio Calabria. Lì Renzi è sceso e l’elicottero, nuovamente vuoto, è ripartito per Pratica di mare, impiegando alt re due ore e trenta minuti. Il giochetto di cinque ore e mezzo di viaggio totale è costato agli italiani 32.500 euro, di cui solo 17mila di carburante. Già nel 2015 il premier era stato accusato di utilizzare voli di Stato per fare campagna elettorale. Era stato il deputato Riccardo Fraccaro, del M5S, a puntare il dito contro il premier. Insomma, Renzi e i suoi ministri proprio non lo vogliono capire che la flotta blu non può essere a disposizione per scopi personali.
Fonte: Il Giornale