di ENRICA PROCACCINI
Tagliato fuori dagli accordi che si vanno delineando nel centrodestra locale, il movimento extra padano di Matteo Salvini in Campania prova a mettere zizzania tra Caldoro ed Ncd. Alla vecchia ruggine tra Nord e Sud del Paese, alimentata e cavalcata per anni dalla Leg (che l’attuale segretario del Carroccio sta faticosamente tentando di eliminare), si è aggiunta infatti la strategia elettorale di Silvio Berlusconi in vista la delle regionali di maggio. Per l’occasione, il Cavaliere intende rispolverare la formula politica del “Polo del buon governo” con cui vinse nel ’94. Alleanze diversificate ventuno anni fa: al Nord con la Lega di Bossi, al Sud con Alleanza Nazionale di Gianfranco Fini.
Accordi separati anche oggi, al Settentrione ancora col Carroccio e al Meridione con Area popolare. Una strategia che, se al Nord spiana la strada al successo della Lega e del centrodestra, al Sud rassicura Caldoro taglia le gambe al movimento “Noi con Salvini”. Nel suo piccolo, ci si è messo anche il partito di Giorgia Meloni che, lapidaria, ha assicurato: il Mezzogiorno non sarà usato come serbatoio di voti per la Padania.
Il numero due della costola leghista al Sud, il senatore bresciano Raffaele Volpi, non ci sta. “Leggo con interesse in questi giorni – scrive in una nota – commenti e scenari che riguardano le prossime elezioni regionali in Campania e devo dire che vedo poca politica, molti retroscena e pochi programmi. Mi sembra inoltre che regni una certa inappropriatezza rispetto alla posizione di ‘Noi con Salvini’ che è la realtà politica con cui siamo presenti al centro-sud. Infatti registro un chiacchiericcio, su di noi, senza che nessuno abbia avuto l’accortezza o la voglia di capire quali potessero essere le nostre sensibilità politiche in merito”.
Poi partono le bordate. “Il presidente Caldoro – incalza Volpi – dice di non essere stato contattato da noi. E’ vero ma noi con grande rispetto non abbiamo voluto disturbarlo nel suo quotidiano lavoro di pallottoliere per verificare ogni giorno chi va e chi viene nel consenso sulla sua candidatura e in realtà, invece di derubricare con una certa sufficienza e scontatezza la nostra presenza, avrebbe potuto farsi parte attiva”.
Poi sulla graticola finisce il forzista Gennaro Nocera. “Noto anche dichiarazioni – prosegue il vice di Salvini nella missione Mezzogiorno – come quella del capogruppo di Forza Italia in Regione, che si dice disinteressato ad un confronto con ‘Noi con Salvini’. Prendo atto ma sono certo che le sue posizioni divergano dalle idee e dalle priorità indicate dal presidente Berlusconi a riprova di una certa confusione regnante in quella metà campo. Una metà campo, a mio parere, molto labile ed evanescente”. Ed ecco la stoccata finale: “Mi viene spontaneo chiedere, in forma retorica, al presidente Caldoro se ha davvero tutte queste certezze sull’Ncd o se ignori l’eventualità che quel partito stia forse, invece, verificando l’opportunità di proporre al Pd un proprio candidato, cosa che sarebbe comoda anche a Renzi per superare le difficoltà interne al centro sinistra”. Di più, al momento, la Lega “made in Sud” non può fare. “Da parte nostra – conclude Volpi – continuiamo a lavorare con coerenza al consolidamento della nostra presenza che è esponenzialmente in crescita, guardando da spettatori interessati le evoluzioni e proponendosi di scegliere di conseguenza la forma della nostra partecipazione alla competizione regionale”.