La settimana scorsa il prof. Renato Mannheimer di Eumetra Monterosa era a Milano con il gruppo di lavoratori per spiegare il significato delle percentuali al di là del dato. Era il quarto sondaggio e lui già era in grado di interpretarlo in proiezione: “Il ‘no’ tenderà ad aumentare perché è legato alla sfiducia nei confronti del governo mentre la percentuale degli astenuti/indecisi diminuirà a ridosso della data del voto”.
Effettivamente a distanza di pochi giorni la quinta misurazione Eumetra registra l’aumento di mezzo punto percentuale sul ‘no’ (dal 55,6% del 9 novembre si arriva al 56,1%); mentre l’asticella degli astenuti/indecisi sulla scelta è calata di molto perché dal 40,1% si è passati al 34,7%.
PER CONOSCENZA
LA QUARTA RILEVAZIONE
Secondo la misurazione effettuata dall’istituto di ricerca il 9 novembre scorso, il 55,6% del campione di intervistati ha dichiarato che voterà contro la riforma costituzionale a fronte di un 44,4% che si dichiara favorevole alla riforma che va a modificare 47 articoli della Costituzione.
Al 9 novembre il numero degli indecisi/astenuti rimane ancora molto alto: 40,1%.
Situazione rimasta costante, rispetto alla misurazione effettuata agli inizi di novembre, per quanto riguarda l’età legata alla scelta tra il ‘si’ e il ‘no’. Erano sempre i giovani (68% nella fascia 25-34; 61% 18-24 anni) i più convinti sul NO mentre dall’altra parte le persone che si collocano nella fascia over 55 erano i più propensi a dare parere favorevole il prossimo 4 dicembre (57% di ‘si’ nella fascia 55-64 e 55% in quella dai 65 in su).
LA TERZA RILEVAZIONE
Nel giro di due settimane dall’ultima misurazione (vedi seconda relativa al 26/10) il NO era, al 2 novembre 2016, in aumento di circa un punto percentuale. La rilevazione effettuata dall’istituto Eumetra Monterosa infatti ha registrato il NO in testa con il 55,2%.
La misurazione del 2 novembre ha registrato poi un forte aumento degli indecisi. Infatti coloro ancora insicuri se votare per il ‘si’ o per il ‘no’ erano il 42%.
Novità anche sul fronte dell’età degli aventi diritti. I sondaggi precedenti a questo lo avevano già evidenziato che tra i più sicuri sul NO ci sono i giovani (fascia dai 18 ai 24: 76%; fascia 25-34 anni: 67%) mentre coloro che si collocano nella fascia dai 55 in su erano, al 2 novembre, tra quelli propensi verso il ‘si’.
Per quanto riguarda il titolo di studio degli intervistati la misurazione ha rilevato che il 78% dei NO ha una laurea o un titolo post lauream, mentre l’80% tra coloro che erano intenzionati a votare favorevolmente alla modifica della riforma costituzionale non hanno nessun titolo di studio o solo quello elementare.
Sul fronte della collocazione geografica il 62% dei NO è residente nel Mezzogiorno, il 53% nel Nord ovest, il 52% nel Centro mentre nel Nord Est è stata registrata una percentuale più bassa sui ‘no’, il 49%.
LA SECONDA RILEVAZIONE
A pochi giorni dalla presentazione del primo sondaggio presso la Camera dei Deputati dal Comitato Lavoratori per il NO, il secondo sondaggio Eumetra Monterosa ha rilevato che il NO, al 26 ottobre, era in testa sul ‘si’ con il 54,3%.
Gli indecisi su cosa votare al referendum erano il 26,2% mentre il 9,4% degli intervistati non era sicuro se recarsi alle urne.
Di sicuro il 15,2% del campione non avrebbe votato da lì a pochi giorni.
LA PRIMA RILEVAZIONE
I dati presentati il 24 ottobre, in occasione della conferenza stampa a Montecitorio con il prof. Renato Mannheimer, la vice Presidente della commissione Lavoro della Camera, Renata Polverini e il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, hanno registrato che al 19 ottobre il 54,5% delle persone intervistate era propensa verso il no. Per la maggior parte giovani e concentrati nel Mezzogiorno d’Italia.
C’era poi un’altra fetta, ossia il 50% del campione, che non sapeva ancora cosa scegliere il 4 dicembre e addirittura si dichiarava non convinta di recarsi alle urne.
COMITATO LAVORATORI PER IL NO OGGI 18 novembre A CATANIA E AGRIGENTO
Oggi il Comitato Lavoratori per il NO è stato a Catania presso l’Hotel Excelsior Mercure Catania per la 17^ tappa della mobilitazione nazionale #10milakmperilNO al referendum costituzionale del 4 dicembre. Questo pomeriggio invece, a partire dalle 16.30 il gruppo di lavoratori sarà ad Agrigento e domani Palermo.
Questa mattina erano seduti al tavolo come relatori il Segretario confederale UGL, Ezio Favetta, il Presidente Enas UGL, Stefano Cetica, il Segretario territoriale UGL Catania, Giovanni Musumeci.
Era presente anche la vice Presidente della commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, On. Renata Polverini.
A sostegno dell’iniziativa del Comitato Lavoratori per il NO a Catania anche il deputato A.R.S. – Presidente commissione regionale Antimafia, Nello Musumeci, il deputato A.R.S. – presidente Gruppo parlamentare Forza Italia, Marco Falcone, il Consigliere comunale Catania – Coordinatore provinciale Fratelli d’Italia, Manlio Messina, il sindaco di Caltagirone, già deputato A.R.S., Gino Ioppolo.