“Guardo con grande rispetto alla decisione degli italiani e dei siciliani che hanno dato corpo a un netto risultato che ho sempre considerato scontato. Ora c’e’ chi chiede le mie dimissioni: ma e’ una lettura forzata e falsata. Io vado avanti sino alla fine, non mi dimetto e anzi rilancio sulle vere questioni che sono state accantonate fin troppo, anche a causa del referendum: poverta’ imprese e lavoro”. Lo dice all’AGI il governatore siciliano Rosario Crocetta, rispondendo a quanti, soprattutto dal Movimento cinque stelle, chiedono le sue dimissioni. Ma il suo e’ un messaggio rivolto anche alla litigiosa maggioranza, Pd in testa, dopo il tormentato varo della manovra di assestamento e in vista della delicatissima legge di stabilita’ regionale: “Avevo gia’ fiutato l’aria e avvertito che bisognava fare scelte di governo a favore dell’inclusione sociale e dello sviluppo. E’ il tempo di essere compatti e di seguire l’azione di questo esecutivo su tali priorita’, non certo quello di chiedere rimpasti o accampare pretese. La gente e’ stanca delle chiacchiere dei politici e delle liti”.