Reddito e pensioni di cittadinanza interessano nel complesso una platea di 1,7 milioni di nuclei familiari, pari a 4,9 milioni di persone: la durata del beneficio è di 18 mesi (rinnovabili di ulteriori 18), ma passati 12 mesi senza avere avuto alcuna offerta di lavoro, la prima proposta può arrivare entro un raggio di 250 km dalla residenza del beneficiario. In caso di proroga di ulteriori 18 mesi del sussidio, si è invece obbligati ad accettare una proposta di lavoro in tutta Italia, ma solo se ci si trova in famiglie senza minori e senza disabili (in precedenza l’obbligo era generalizzato): in tal caso il beneficiario continua ad avere il sussidio per tre mensilità dopo l’assunzione, a titolo di incentivo. Le novità sono contenute nell’ultima bozza della relazione al Dl che sarà portato oggi all’esame della riunione del pre-consiglio dei ministri. Ogni bozza porta con sé una novità: l’ultima è che il reddito può essere trasformato in un sostegno all’imprenditorialità. Chi avesse i requisiti e decidesse di aprire una nuova impresa potrà ottenere in un’unica soluzione sei mesi di sussidio fino a un massimo di 4.680 euro. Uno dei problemi più seri è il tempo necessario a costruire le infrastrutture minime per un sistema così costoso e complesso. Il governo ha promesso di far partire il sussidio dal 1° aprile. Il governo sta costruendo un sistema elaborato che si sovrappone a molti strumenti esistenti, e per questo di difficile realizzazione in tempi rapidi.
Preoccupa la mancanza di un sistema informativo completo, in grado di connettere i molteplici attori coinvolti, e l’assenza delle relative banche dati, motivo per cui le regioni ritengono troppo ottimista la tempistica fissata dal governo.