La media è di circa 3 mila domande quotidiane. Tanto che dopo cinque giorni le richieste per candidarsi al ruolo di navigator sono arrivate a quota 16.773. La maggior parte degli aspiranti tutor, ossia gli operatori destinati a rafforzare i centri per l’impiego chiamati a trovare un lavoro a coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza, provengono dalle regioni del Centro-Sud. In testa alla classifica è la Sicilia, con 2.477 candidati, seguita dalla Campania, dove le domande sono state finora 2.475, e, poi, il Lazio e la Puglia rispettivamente con 2.236 e 2.074 richieste.
La regione con il minor numero di pretendenti al posto da navigator è la Valle d’Aosta, dove finora sono state registrate 10 domande. A presentarsi sono soprattutto candidati con una laurea in giurisprudenza (5.781), scienze economico aziendali (2.521), scienze politiche (1.441). Ad attendere gli oltre 100 mila candidati finali (il bando prevede come termine per presentarsi l’8 maggio) per 3 mila posti di lavoro, circa la metà di quanto previsto, è una selezione con un doppio passaggio.
Dopo il vaglio sui titoli che effettuerà una prima scrematura dovrebbero restare in lizza circa 60 mila aspiranti che dovranno affrontare un test con domande a risposta multipla costituito da 100 quesiti di cultura generale, verifiche psicoattitudinali, logica, informatica e disciplina dei contratti di lavoro. Lo stipendio per il ruolo di navigator è fissato a 27.388 euro lordi annui, circa 1.600 euro al mese. Previsto anche un rimborso per vitto e alloggio di 300 euro lordi mensili. I candidati che presentano la domanda devono indicare la provincia in cui intendono prestare servizio. Centro-Sud La maggior parte degli aspiranti proviene dal Centro-Sud. In testa per candidati la Sicilia