Le Regioni hanno sottoscritto con Anpal servizi, le convenzioni che regoleranno le attività svolte presso i centri pubblici per l impiego dai 6mila navigator previsti dal Reddito di cittadinanza. In pratica hanno detto sì alla “assunzione” dei facilitatori che dovrebbero aiutare i percettori del sussidio grillino a trovare un lavoro. A firmare ieri la convenzione sono state in 16, tutte tranne Lombardia, Basilicata, Campania.Oltre alle province di Trento e Bolzano escluse in base alla clausola di salvaguardia prevista dall autonomia speciale.
Si prevede chea breve arrivino anche i si di Lombardia e Basilicata.Nonquello della Campania. «Stiamo parlando di una grande boiata, una imbecillità totale. Il destino dei navigator è il nulla», aveva sentenziato il governatore Vincenzo De Luca. Al termine dei due anni di contratto previsti, aveva esternato di fronte all assemblea dei giovani di Confindustria al inizio di giugno, «daranno vita a comitati di lotta, con tamburi e trombette sotto le finestre della regione, per essere stabilizzati. Siccome questo percorso è già scritto, noi i navigator non li vogliamo» Sul caso Campania, dove dovrebbero finire ben 471 navigator, l aliquota più alta d Italia, il presidente dell Anpal Domenico Parisi ostenta sicurezza. «Sono ottimista», ha affermato, «non voglio interferire con le decisioni regionali,manonabbiamoancora ricevutounanotifica formale che dica “qui non si fa”». La Lombardia, invece, si è presa piùtempo per adeguare la convenzione al proprio mercato del lavoro, con la concorrenza di agenzie private e centri pubblici, oltre al fatto che questi ultimi sono in capo alle province e non alla Regione.