Si è aperto un nuovo fronte sulle pensioni. Per i dipendenti pubblici che scelgono l’uscita anticipata con Quota 100 è previsto infatti che la buonuscita venga pagata anni dopo, cioè quando il lavoratore raggiunge i requisiti della legge Fornero e compie cioè 67 anni. Per i dipendenti – 140 mila quelli interessati nel 2019 – c’è dunque il rischio di dover attendere anni prima di vedere il trattamento di fine rapporto. Il governo è al lavoro per risolvere questa partita, ma i soldi non ci sono (servirebbero circa 7miliardi). Se la norma dovesse restare così com’è, c’è il rischio che si trasformi nell’ennesimo disincentivo all’uscita, che si aggiunge all’assegno leggermente inferiore a causa dei minori contributi versati.