Se il sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo, non fara’ un passo indietro – rispondendo cosi’ all’invito di Beppe Grillo – cosa succedera’? “Decide Beppe. E sicuramente il sindaco a quel punto sarebbe fuori dal Movimento che viene prima di tutto”. Un esponente autorevole del Movimento 5 stelle, che preferisce restare anonimo, non ha dubbi sull’esito che avra’ la vicenda. Nonostante la Capuozzo sia, a detta di tutti, “la parte lesa” nella vicenda. Ma – questo e’ il ragionamento tra alcuni ‘puri’ di M5S – “anche se non indagata, tutta questa vicenda getta un’ombra sul Movimento”. E a decidere sara’ Grillo senza passare dalla Rete o da altre decisioni partecipate.

Nell’attesa che il sindaco di Quarto prenda una decisione, il dibattito a Roma si infiamma. Anche perche’ non tutti tra i pentastellati sono d’accordo con una posizione cosi’ dura dal momento che, ad oggi, la Capuozzo e’ parte lesa e non e’ indagata. E non e’ piaciuto nemmeno che la decisione sia arrivata “dall’alto” senza una consultazione del territorio.      Il deputato M5S Luigi Gallo – nato a Prato ma eletto in Campania – ci mette la faccia e non esita, con un post su Facebook, a dirsi contrario a quanto comunicato ieri dal blog di Grillo: “Sulla base dei fatti noti ad oggi, esprimo piena solidarieta’ all’Amministrazione comunale di Quarto. Non essendo emersa ad oggi alcuna palese violazione delle norme giuridiche ne’ del regolamento del Movimento 5 Stelle, del sindaco, della giunta e degli attuali consiglieri comunali del M5S non condivido la decisione comunicata tamite il blog di Beppe Grillo. Ad oggi risultano tutti, secondo le indagini, parte lesa di un tentativo di infiltrazione e che l’Amministrazione comunale rispetto alle vicende accadute ha operato come argine ai tentativi di infiltrazioni, non cedendo alle pressioni di interessi oscuri sui quali la magistratura attualmente indaga”.