stadio san paolo Polizia

A tre settimane dall’inizio del campionato, il governo vara un decreto contro la violenza negli stadi per “restituire il pallone agli italiani e far giocare metaforicamente i bambini”. Così il ministro dell’Interno Angelino Alfano illustrando il provvedimento al termine del Consiglio dei ministri. “Lo Stato ha perso definitivamente la pazienza. Non accetteremo più che i tifosi che in realtà sono teppisti possano avvicinarsi alla partita”, sottolinea Alfano. Il governo, prosegue il vice premier, ha scelto la “mano dura” perché quello che è successo lo scorso maggio all’Olimpico con la morte di Ciro Esposito “non abbia più a verificarsi”. Le misure contenute nel decreto assegnano al titolare del Viminale il potere di divieto di trasferta fino a massimo di due anni per gravi episodi di violenza con la chiusura della curva o il divieto di vendita dei biglietti alle tifoserie. Viene inasprito il Daspo individuale la cui durata minima per i recidivi è portata a cinque anni e quella massima a otto. Chi viola le regole di utilizzazione dell’impianto sportivo verrà punito con il Daspo da uno a tre anni. Novità assoluta è il Daspo di gruppo. “Con il Daspo al branco abbiamo voluto dare certezza che determinati soggetti non saranno più in giro allo stadio”, spiega Alfano. La sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, verso chi commette azioni violente negli stadi ed è destinatario di più Daspo, “è una scelta molto forte perché è una misura che si applica ai mafiosi”.

Nel decreto è anche previsto l’arresto differito entro 48 ore per istigazione alla discriminazione razziale o esposizione di striscioni razzisti. “Sui cori di odio razziale abbiamo come obiettivo quello di effettuare un monitoraggio costante”, afferma Alfano che chiede “alle società uno sforzo per mettere a norma gli impianti”. Il dl infatti prevede la segmentazione dei settori degli stadi “con l’obiettivo di garantire la sicurezza e non togliere nulla al comfort”. Inasprita anche la pena del reato di frode sportiva che può andare dai sei ai nove di reclusione, dichiara Alfano “per chi tarocca le partite e trucca le gare”. Il ministro rende omaggio alla madre di Ciro Esposito “per il grande insegnamento dato a tutti quelli che pensano di poter rovinare con la violenza la domenica degli italiani”. E il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio ribadisce: “Queste norme non allontanano la gente dallo stadio, ma vogliono riportare le famiglie negli stadi in assoluta sicurezza come accade in altri paesi civili”.