Ancora un dato che smentisce il luogo comune per cui il Sud è il grande carrozzone del pubblico impiego. Non tutte le istituzioni pubbliche – si legge in uno studio della Svimez . si sono comportate nello stesso modo, e i valori cambiano anche a seconda della ripartizione. Se infatti nel Sud le Regioni hanno tagliato in dieci anni il numero delle risorse umane del 9,4%, nel Centro-Nord dal 2001 al 2011 gli occupati sono cresciuti del 28%. In valori assoluti, mentre il Sud ha perso oltre 4mila occupati, il Centro-Nord ne ha acquistati quasi 10mila. Da segnalare crescita del personale nelle province in entrambe le ripartizioni, +5,7% al Sud, quasi +13% al Centro-Nord.
In calo invece gli occupati nei Comuni: -5,1% al Sud, -8,9% al Centro-Nord. Curioso anche il comportamento delle comunità montane e delle città metropolitane, in crescita in entrambe le ripartizioni: +5,2% al Sud, passando da 2.489 a 2.619 occupati, ma ben +60% al Centro-Nord, da 7.540 a oltre 12mila unità.