di ANTONELLA CATRAMBONE
Proprio in queste ore è stata lanciata sulla piattaforma Change.org la petizione diretta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi nonché al Ministro per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione Marianna Madia con la quale gli idonei di pubblico concorso chiedono una rapida e certa soluzione normativa che consenta loro di trovare una occupazione all’interno della Pubblica Amministrazione.
Il messaggio pubblico è stato lanciato da Fabrizio Zichichi, un idoneo di concorso, con il parere unanime di coloro che versano nella medesima situazione. Il fine è quello di porre all’attenzione delle Istituzioni la condizione giuridica di quanti hanno superato un concorso pubblico e che pur non posizionandosi tra i posti messi a disposizione per i vincitori sono stati considerati idonei dalle relative commissioni di esame e per questo posizionati in una regolare graduatoria.
La Legge 125/2013 (c.d. legge D’Alia) aveva di fatto equiparato i vincitori e gli idonei con lo scopo di indurre le Pubbliche Amministrazioni a non attivare concorsi per assunzioni a tempo determinato ma, di sottoscrivere tali contratti con coloro che avessero vinto o fossero risultati idonei in esito a concorsi per assunzioni a tempo indeterminato. Cosa più importante, aveva previsto che le PPAA potessero indire procedure concorsuali solo laddove non fosse possibile ricorrere a procedure di mobilità tra amministrazioni o qualora non esistessero altre graduatorie relative a professionalità equivalenti prevedendo, altresì, la proroga delle graduatorie stesse al 31.12.2016. Subordinava, così, l’autorizzazione all’avvio di procedure concorsuali per le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie, gli enti pubblici non economici e gli enti di ricerca, alla verifica dell’assenza, nella stessa amministrazione, di idonei collocati nelle proprie graduatorie vigenti ed approvate a partire dal 1° gennaio 2007, relative alle professionalità necessarie anche secondo un criterio di equivalenza. Gli intenti ed il contenuto di tale legge, però, vengono cancellati a seguito dell’approvazione nella Legge di Stabilità del Maxiemendamento che ricolloca i dipendenti in esubero delle Province nelle Amministrazioni dello Stato e negli enti locali facendo sfumare, di fatto, qualsiasi possibilità di assunzione per migliaia di idonei nonchè quel processo di ammodernamento della PA più volte affermata dal Ministro Madia.
Così gli autori della petizione spiegano le motivazioni della loro iniziativa ed aggiungono: “I vincitori e idonei di concorso continuano ad essere considerati un costo per lo stato e non una risorsa su cui investire trovando risorse altrove. E’ necessario investire sul lavoro e sul merito per rilanciare l’Italia. La legge Delrio che prevede il riordino delle Province, oltre ad essere di dubbia costituzionalità, ha come effetto quello di creare un caos burocratico- amministrativo di enormi proporzioni e le soluzioni proposte dal Governo per arginare il problema sono complesse, illogiche e in parte inattuabili e porteranno di certo ad una empasse nella Pubblica Amministrazione”.
A tal fine è da sottolineare il parere negativo formulato dalla XI Commissione Lavoro del Senato al Maxiemendamento con riferimento ai commi dal 421 al 426 in cui si legge che “si rischiano di creare condizioni ad excludendum nei confronti di idonei di concorsi pubblici fino ad ora non assunti”. Si creerebbe una disparità di trattamento rispetto a coloro che, pur trovandosi nella medesima condizione sono stati ugualmente collocati nelle PPAA.
Di seguito il link della Petizione
https://www.change.org/p/giorgio-napolitano-migliaia-di-idonei-chiedono-che-venga-trovata-una-rapida-e-certa-soluzione-normativa-che-gli-consenta-di-trovare-una-occupazione-nella-pubblica-amministrazione-e-necessario-investire-sul-lavoro-e-sul-merito-per-rilanciare-l-italia
maggiori tutele per gli idonei!
Per gli esuberi provinciali occorre trovare una soluzione che renda compatibile il ricollocamento con l’assunzione di nuovo personale da graduatorie di idonei già approvate