di Antonella Catrambone
Il Gruppo Comunale Volontariato di Protezione Civile della Città di Catanzaro rappresenta una realtà nuova per la Calabria e per molte città del meridione. Nasce per volontà del Sindaco, Sergio Abramo, e dei coordinatori incaricati alla creazione e l’attuazione del progetto omonimo: il consigliere comunale Eugenio Riccio nonché il capogabinetto Antonio Viapiana. E’ un progetto approvato all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale così come composto. Un esempio di come dal nulla possa essere ottenuto un importante risultato, soprattutto quando coesistono volontà politica e sociale. La sensibilità per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente e del territorio sono fondamentali per poter svolgere attività di prevenzione e cura, specie in una terra soggetta a rischio sismico e dissesto idrogeologico; e allora quale buon servizio è migliore se non quello di mettersi a disposizione della comunità?
Sono stati già avviati i primi corsi di formazione per fornire le competenze professionali e la preparazione necessaria ai volontari, i quali dovranno essere pronti a scendere in campo qualora dovesse rendersi necessario il loro intervento. E’ stata creata, pertanto, una task force supportata da diverse figure tecniche specializzate quali ingegneri, geometri, geologi, forze dell’ordine anch’essi volontari.
Il Comune di Catanzaro ha anche presentato, da pochi giorni, un canale diretto di comunicazione con i cittadini, una nuova piattaforma interattiva che permetterà all’utenza di dialogare direttamente con l’amministrazione comunale: Sistema CRM Gastone “FILO DIRETTO” e la sua funzionale applicazione CYTI USER.
Il consigliere comunale Eugenio Riccio da sempre in prima fila a battersi per la protezione e valorizzazione dell’ambiente e territorio, il quale ha fortemente voluto e portato avanti il progetto di creazione del Gruppo comunale di Protezione Civile.
Consigliere Riccio, cos’è il Gruppo Volontariato comunale di Protezione Civile?
E’ un gruppo formato da giovani e meno giovani, cittadini catanzaresi che hanno deciso di dare una mano ed un contributo alla propria città aderendo ad un bando pubblico presentato dal Comune di Catanzaro per creare ed organizzare un modello di protezione civile nella città stessa. E’ la prima volta che nella storia del Comune di Catanzaro viene organizzato un tale sistema, un modello operativo che possa intervenire in caso di problemi causati da eventi metereologici straordinari. Consideri che a Catanzaro le alluvioni sono causa di importanti problemi soprattutto nella parte sud della città.
Come nasce questa idea?
Basta considerare che il vecchio sistema era basato sulla operatività dei vigili urbani che sarebbero dovuti intervenire in caso di calamità naturali. Naturalmente questo modus operandi non poteva avere successo perché i vigili non possono fare altro che occuparsi della viabilità. Da qui l’esigenza di dotarsi di una struttura apposita.
Quali costi ha dovuto sopportare l’ente comunale?
Al momento non c’è stato alcun costo visto che stiamo provvisoriamente usufruendo di vecchi locali comunali ed attrezzi che stiamo rimettendo in moto. Recentemente sono stati stanziati dei fondi per l’acquisto delle divise. Quindi siamo partiti da un costo zero per la “startup” ed ora si stanno finanziando tutte quelle attività che necessitano di sostegno economico. Pensiamo di poter usufruire di fondi regionali e statali perché si tratta di un progetto importante.
Come si struttura il gruppo e da chi è composto?
Il gruppo ha un responsabile e coordinatore, Pierpaolo Pizzoni, che risponde direttamente al Sindaco che né è responsabile e detiene la linea di comando. Il tutto, quindi, si attua attraverso l’Ufficio di Gabinetto del Sindaco ed abbiamo voluto che ci fosse un contatto diretto tra lo staff di quest’ultimo ed il Gruppo di Protezione civile bypassando così eventuali figure intermedie. E’ un gruppo che si sta strutturando di cui 10 tecnici, in collaborazione gratuita con il dirigente del settore gestione del territorio, lavorano per il monitoraggio delle aree di nostra competenza.
Lo scopo è quello di effettuare un’attività di prevenzione cercando di capire a chi spettano le competenze delle varie zone che compongono il territorio (Comune, Provincia, Consorzio di bonifica ed anche privati) affinchè si proceda, innanzitutto, con una operazione di manutenzione ordinaria e straordinaria dei luoghi.
Qual è l’obiettivo?
E’ quello di investire sulla sicurezza. Si deve partire dall’idea che la sicurezza ha un costo da tutti i punti di vista e su questa bisogna investire tantissimo al fine di prevenire onde evitare di dover intervenire in futuro con un aggravio di spese e di costo in termini di vite umane. C’è l’intenzione di iscrivere il gruppo all’albo regionale ed in prospettiva anche il riconoscimento a livello nazionale.