La prostituzione in Italia è una delle tante cose che si fanno, ma non si dicono dilaga invece l’ipocrisia legata al tema.
L’Italia è divisa tra chi vorrebbe una regolamentazione chiara e chi invece trova la professione più vecchia del mondo una forma di sfruttamento – commenta Mike Morra, Ceo e fondatore di Escort Advisor – Il fatto che a Napoli le Forze dell’Ordine abbiano sequestrato solo i volantini e quindi la parte informativa della campagna la dice lunga: in questo Paese non si vuole informare sul tema.
Per quanto riguarda le proteste dei movimenti femministi di Torino, rispondo solo che la prostituzione in Italia è legale e che le escort che esercitano la professione lo fanno per loro volontà, in maniera redditizia e organizzata. Non abbiamo offeso nessuno, loro sì, infamandoci sulle loro pagine social.
Infine, alle associazioni cattoliche e ai loro strumenti posso solo dire che non è possibile associare la nostra attività a quella degli spacciatori. Noi ci muoviamo nel rispetto della legalità e per sdoganare un tema tabù, che esiste ma che è trattato con pregiudizio. La prostituzione se regolamentata e resa professione a tutti gli effetti, come in Germania, ha una ricaduta positiva sull’intera società. Già ci avevano attaccato a giugno per la nostra iniziativa dei camion pubblicitari a Milano e Roma.
Noi non “nascondiamo” nulla dietro al termine escort, tanto che Noi abbiamo il coraggio di portare il tema della prostituzione nella sua accezione positiva nelle piazze centrali delle grandi città…
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