La Puglia è la prima Regione in Italia ad aver redatto un Piano strategico decennale della cultura, e nel piatto ha messo ben 400 milioni di Euro da investire nell’arco di 10 anni.
«La cultura – dichiara Loredana Capone, Assessore al Turismo della Regione Puglia – come strumento per governare lo sviluppo e la crescita, come traino per l’economia. Con PIIIL abbiamo voluto mettere in campo una vera e propria rigenerazione del sistema e del settore culturale. Una strategia, una visione che non solo ribaltasse lo stereotipo della cultura come hobby a vantaggio di una consapevolezza ben diversa, ovvero che la cultura è innanzitutto lavoro, ma riconoscesse alla programmazione delle attività e alla fruizione degli spazi comuni il valore fondamentale dell’opportunità del confronto e della condivisione». «Insieme agli operatori, alle imprese, alle associazioni di categoria, alle Istituzioni e ai cittadini, – continua Loredana Capone – abbiamo avviato un percorso che intendiamo mettere a sistema come metodo di governo. Il nostro essere comunità è la nostra forza. Lo abbiamo fatto anche per il turismo. E proprio dal binomio cultura/turismo passa il futuro delle economie mondiali. Nulla più dell’elemento culturale può determinare, infatti, l’identità di un territorio. E, oggi, i turisti hanno i palati sopraffini e al viaggio del mero divertimento in oasi di bellezza sempre uguale preferiscono il viaggio dell’esperienza che si affida alle emozioni dei luoghi».
Prodotto, Identità, Innovazione, Impresa e Lavoro. Sono questi i 5 temi del Piano, che si ispira alle 5 M del territorio: Mediterraneo, Mondo, Madre, Mezzogiorno e Mare, con l’obiettivo di sviluppare il prodotto culturale, di valorizzare l’identità del territorio, di costruire una nuova cultura d’impresa, di puntare su innovazione, internazionalizzazione, formazione e di generare lavoro e buona occupazione. Un Progetto di duecento pagine che intende sviluppare un prodotto culturale capace di generare lavoro e che auspica il pieno coinvolgimento del tessuto produttivo, la partecipazione delle comunità e la formazione di partenariati pubblico-privati.
«La Puglia è una di quelle poche regioni – ha affermato Claudio Bocci, direttore di Federculture e coordinatore della tavola rotonda pomeridiana– che ha ben compreso l’importanza della cultura come elemento costitutivo dello sviluppo di un territorio. La cultura in un’area del welfare, è cibo dell’anima e se viene inserita in un piano di sviluppo integrato e partecipato può dare vita a grandi opportunit?».
«Il Piano rappresenta uno strumento concreto di sviluppo economico, – ha affermato Paolo Ponzio, coordinatore Piano Strategico regionale della Cultura – in Puglia stanno nascendo imprese che vivono di economia culturale, che incoraggia il turismo regionale e permette la destagionalizzazione del turismo, visto come strumento di trasmissione della cultura».