La lista delle spese effettuate dal leader della Lega, Umberto Bossi, da suo figlio Renzo e l’ex tesoriere del partito, Francesco Belsito, riempie 20 pagine della sentenza di condanna emessa dal giudice Maria Luisa Balzarotti. Ma come spendevano il denaro pubblico?
In primo luogo, decine di migliaia di euro per la ristrutturazione della Villa di Gemonio, registrata come “casa Capo lavori”. E, poi, gioielli, composizioni floreali, casse di vino, capi in pelle Louis Vuitton, “armi e munizioni “, quadri, cene al ristorante e pasti pronti in rosticceria.
Renzo Bossi ha caricato sui conti della Lega (che non ha fatto richiesta di costituzione di parte civile) decine di migliaia di euro in multe e spese legate ad auto di lusso. Tanto che, intercettate, le segretarie di Bossi scherzavano al telefono: «Abbiamo un parco macchineche è una roba strepitosa.. ”