Il mondo del commercio per le mamme è una giungla. Senza regole. Anche in Alto Adige. Dimissioni in bianco, inviti alla maternità anticipata, colloqui di lavoro condizionati e pressioni di ogni genere sono (molto) diffusi anche in Alto Adige. I casi denunciati sono decine.
A dirlo è Maurizio Surian, segretario provinciale della Filcams Cgil. «La situazione è drammatica e certi atteggiamenti sono abituali anche qui. Basta guardare il numero impressionante di dimissioni presentate dalle lavoratrici nel primo anno di età dei figli. Non può essere sempre e solo un caso». Cosa si nasconde, allora, dietro a questi numeri? «Semplice. I bambini vengono considerati un buon motivo per non rinnovare i contratti a tempo determinato o chiedere persino le dimissioni».
A volte addirittura firmandole prima, una pratica illegale ma poco controllabile. «Guardi, sono franco. Purtroppo la maternità viene vista come una “malattia bruttissima” e la donna in queste condizioni è avvertita come un ostacolo alla produttività».