Dopo l’istituzione del nuovo Ordine professionale, diventato contenitore unico dei Tecnici sanitari di radiologia medica e di altri 18 profili delle professioni sanitarie tecniche siregistra ancora un diffuso abusivismo della professione, ossia esercenti uno dei 19 profili dei tecnici sanitari di radiologia medica e dell’area della riabilitazione e della prevenzione che, pur lavorando in strutture sanitarie pubbliche e private, non si sono ancora iscritti all’Ordine di appartenenza.  “In Campania –  spiega Franco Ascolese, presidente del nuovo Ordine per le province di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta – su circa 20mila addetti finora si sono iscritti solo 12mila professionisti. Franco Ascolese, già leader dell’Albo dei tecnici sanitari di radiologia medica, è intervenuto sulla questione nel corso delfocus che si è svolto di recente a Napoli nell’Aula per le biotecnologie dell’Università Federico II. “Le professioni sanitarie – aggiunge Ascolese – rappresentano una forza cardine per la sanità del nostro Paese e le sacche di abusivismo da stanare sono un elemento di dequalificazione. L’efficientamento del sistema passa anche attraverso la valorizzazione delle loro competenze e dell’autonomia professionale”.

In un periodo storico in cui si assiste a un decremento di risorse, a fronte di un costante aumento dei bisogni di salute della popolazione, nonché di una sempre maggiore richiesta di prestazioni, appare necessario aumentare i livelli di assistenza mettendo a fattor comune le best practices, per continuare a garantire a tutti equità di accesso. La sanità della Campania si avvia, dopododici anni di commissariamento, ad una nuova stagione che dovràmettere il capitale umano al centro e non il solo pareggio dibilancio. Fondamentale, in questa ottica, anche il rispetto delle orme che attribuiscono alle professioni, per ciascuna area di competenza, una figura dirigenziale in ogni azienda. “Tasselli che ancora mancano – ha concluso Ascolese – nei quadri di troppe aziende sanitarie campane e di altre regioni nésono previstenelle nuove griglie del fabbisogno assistenziale”.