Il gioco, che sia d’azzardo o meno, è una componente davvero molto presente nella nostra società e rappresenta un qualcosa di cui molti non riescono a fare a meno, ma fin tanto che praticato con misura e responsabilità rappresenta un sano divertimento, quando invece si eccede rischia di diventare pericoloso.
I volumi delle giocate complessive degli ultimi 11 anni, sia a livello di scommesse sportive, sia come casinò, poker e bingo, ci mostrano una netta crescita di tale mercato, con una altrettanto impennata delle vincite globali, come ben mostrato dal grafico presente in questa infografica.
L’avvicinamento sempre crescente degli appassionati a questo mondo è dovuto anche alla presenza di siti capaci di coniugare il divertimento del gioco con la sicurezza totale di cui il player può fruire, grazie al rispetto delle norme AAMS. Questa crescita continua del mercato del gambling online è stata quantificata in 30 miliardi di euro, con il trend di rialzo che proietta le stime per il 2015 al valore di 32 miliardi.
Di questi miliardi, ben 11 sono relativi a scommesse sportive, 5 a quelli di casinò e 3 relativamente a poker, mentre solo (si fa per dire) 1 per ciò che concerne il bingo, con le vincite globali comunque molto elevate ed in aumento, con una tendenza che le proietta a quota 28 miliardi circa per il 2015.
Tutto questo, per quanto riguarda gli aspetti positivi e gradevoli del gioco, tuttavia ne esistono altri meno belli e nobili, che vanno tenuti sempre in debita considerazione per giocare con consapevolezza e in maniera misurata. Si tratta di vera e propria dipendenza dal gioco, che coinvolge davvero un numero elevato di persone, basti pensare che i giocatori nel complesso sono 23 milioni nel nostro paese.
L’identikit del giocatore medio è: uomo adulto che possiede uno stipendio alto, che cerca adrenalina e non vuol pensare ai propri problemi o rilassarsi semplicemente, magari socializzare e combattere solitudine o eventuali problemi economici. Inoltre, molte di questi soggetti presentano un’incapacità di controllare il tempo trascorso giocando, nonché la necessità di giocare in segreto e talvolta senza soldi a disposizione. Ma tutto ciò può essere risolto mediante una terapia cognitivo-temporale, che consiste nel crearsi attività extra (come gite e relax) magari con famiglia o amici, evitando di frequentare posti che possano spingere a giocare e lasciare gestire il proprio denaro ad una persona fidata. Seguendo queste istruzioni sicuramente si avranno molti benefici in termini di rapporti sociali e stato d’animo, mentre il gioco potrà tornare ad essere un semplice e puro divertimento, se praticato nelle giuste dosi.