Oltre 7.000 metri quadri di superficie di cemento trasformati in una grande galleria d’arte all’aperto. Colprogetto Un ponte oltre i muri, ideato e realizzato dall’associazione territoriale Let’s think, in stretta collaborazione con il Comune e Metronapoli tutta la struttura che sovrasta l’uscita di Chiaiano dellametropolitana collinare è stata ricoperta con disegni murali, raffiguranti soggetti colorati e fantasiosi, adopera di dieci tra i migliori giovani writers napoletani; i lavori, inaugurati a maggio, si sono conclusi a inizioluglio.
In questo modo l’aspetto anonimo e alienante dell’infrastruttura di cemento è diventato elemento di bellezza e di identità territoriale. Il ponte di Chiaiano rappresenta la cerniera simbolica di congiunzionefra la periferia napoletana e la prima cinta provinciale, una sorta di porta d’accesso alla città lungo la viaborbonica che collegava Napoli alla Terra di Lavoro. Il ponte di Chiaiano come progetto pilota primo motore di un processo di rigenerazione urbana in cui il superamento dell’ormai obsoleta struttura dicotomica centro/periferia approda ad un ecosistema fondato su una rete a più “centralità” organizzate una identità e una personalizzazione a quelle periferie oggi interpretate e vissute come non-luoghi.
Il tema portante dell’iniziativa è anche quello dell’integrazione sociale: nel progetto di realizzazione deimurales e di decorazione degli spazi sono stati coinvolti alcuni minori a rischio e i ragazzi diversamenteabili dell’associazione Augurabile.
Il sindaco Luigi de Magistris è stato invitato a inaugurare il “nuovo” spazio urbano, presenti fra gli altri ilpresidente di Anm Carlo Pino, l’amministratore unico di Metronapoli Alberto Ramaglia, il presidente dellacommissione comunale mobilità e infrastrutture Giovanni Formisano. La cerimonia d’inaugurazione è proseguita con la visita alla grande opera d’arte, che si estende per oltreun centinaio di metri, e con un concerto pubblico cui hanno preso parte, fra gli altri, ‘E Zezi, i Bidonvillarike il cantante Ntò.